Russia
Il 2 aprile il noto blogger militare Vladlen Tatarskij, il cui vero nome è Maksim Fomin, è rimasto ucciso nell’esplosione di una bomba in un bar a San Pietroburgo, mentre altre trenta persone sono rimaste ferite. Il bar era conosciuto come punto di ritrovo dei “soldati digitali” di Mosca. L’attentato non è stato rivendicato.
Ucraina-Russia
Il 3 aprile il capo del gruppo paramilitare russo Wagner, Evgenij Prigožin, ha rivendicato la conquista del municipio di Bakhmut, località contesa nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. L’esercito ucraino ha reagito affermando di avere ancora il controllo della città. Intanto, il 2 aprile sei civili ucraini sono rimasti uccisi in un bombardamento russo a Kostjantynivka, nella regione di Donetsk.
Finlandia
Il Partito di coalizione nazionale, una formazione di centrodestra guidata da Petteri Orpo, ha vinto le elezioni legislative del 2 aprile, mentre la premier socialdemocratica Sanna Marin ha riconosciuto la sconfitta. Secondo i risultati quasi definitivi, il Partito di coalizione nazionale ha ottenuto 48 seggi sui duecento del parlamento, contro i 46 dei Veri finlandesi, una formazione populista ed euroscettica guidata da Riikka Purra, e i 43 del Partito socialdemocratico. Orpo ha annunciato l’apertura dei negoziati per formare un governo di coalizione.
Bulgaria
Il partito conservatore Gerb dell’ex premier Bojko Borisov e una lista liberale guidata da Kiril Petkov, anche lui ex capo del governo, si contendono la maggioranza relativa dei voti nelle elezioni legislative anticipate del 2 aprile. Secondo i principali analisti politici, l’esito del voto renderà molto difficile formare una coalizione per governare. Gli elettori sono stati chiamati alle urne per le legislative cinque volte negli ultimi due anni.
Montenegro
Secondo gli exit poll, Jakov Milatović, un giovane economista filoeuropeo, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali del 2 aprile con il 60 per cento dei voti, contro il 40 per cento del capo dello stato uscente Milo Đukanović, al centro della politica locale da più di trent’anni. L’11 giugno sono invece previste le elezioni legislative anticipate, dopo che nell’agosto scorso era stato sfiduciato il governo guidato da Dritan Abazović.
Francia
Il 2 aprile l’89 per cento dei votanti ha approvato il divieto dei monopattini elettrici a noleggio in un referendum consultivo indetto dalla sindaca socialista di Parigi Anne Hidalgo. Solo il 7,46 per cento degli elettori della capitale ha partecipato al voto, ma non era richiesto alcun quorum. Hidalgo aveva indetto il voto sostenendo che i monopattini mettessero a rischio la sicurezza stradale e non fossero davvero ecologici.
Kenya
Il 2 aprile il leader dell’opposizione Raila Odinga ha annullato le manifestazioni di protesta previste per oggi annunciando l’avvio di un dialogo con il governo. Nelle ultime due settimane almeno tre persone erano morte nel corso di una serie di manifestazioni non autorizzate contro l’inflazione. Odinga e i suoi sostenitori accusano anche il presidente William Ruto di aver vinto le elezioni presidenziali dell’agosto scorso grazie ai brogli.
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