Stati Uniti
Il 13 giugno l’ex presidente Donald Trump si è dichiarato non colpevole dei trentasette capi d’accusa che gli sono stati notificati da un tribunale federale di Miami per il caso degli archivi della Casa Bianca. Trump è accusato di aver portato via intere scatole di documenti riservati al termine del suo mandato. Dopo l’udienza l’ex presidente ha denunciato “un terribile abuso di potere”.

Ucraina-Russia
Il 13 giugno, nel corso di una riunione a Mosca con alcuni corrispondenti di guerra, il presidente russo Vladimir Putin ha ammesso carenze nella disponibilità di munizioni di alta precisione, strumenti di comunicazione e droni. Nonostante questo, Putin ha affermato che l’esercito russo sta respingendo la controffensiva ucraina e che Kiev ha subìto “perdite quasi catastrofiche”. Il comandante in capo delle forze armate ucraine Valerij Zalužnyj ha però confermato che “l’avanzata prosegue”.

Regno Unito
Due studenti di 19 anni e un cinquantenne sono stati uccisi a colpi di coltello il 13 giugno a Nottingham. Altre tre persone sono rimaste ferite dopo essere state investite da un furgone sottratto alla terza vittima. La polizia ha arrestato un migrante di 31 anni proveniente dall’Africa occidentale, che forse soffriva di disturbi mentali.

Nigeria
Il 13 giugno la polizia e le autorità dello stato di Kwara, nell’ovest del paese, hanno affermato che almeno 103 persone sono morte nel naufragio di un’imbarcazione sul fiume Niger. Più di cento persone sono sopravvissute. I passeggeri stavano tornando da un matrimonio nel vicino stato del Niger.

Giappone
Il 14 giugno una recluta di 18 anni ha aperto il fuoco durante un’esercitazione in un poligono di tiro militare a Gifu, nel centro del paese, uccidendo due soldati e ferendone un terzo. L’autore dell’attacco, candidato a entrare nelle Forze di autodifesa del Giappone, è stato arrestato.

India-Pakistan
Più di centomila persone sono state trasferite il 13 giugno in Pakistan e in India prima dell’arrivo del ciclone Biparjoy, previsto nel pomeriggio del 15 giugno. Sessantacinquemila persone sono state trasferite nella provincia pachistana del Sindh e trentottomila nello stato indiano del Gujarat. Il ciclone è accompagnato da venti superiori ai 150 chilometri all’ora.

Rifugiati
Secondo il rapporto annuale dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), presentato il 14 giugno, il numero delle persone costrette a lasciare le loro case per trasferirsi all’estero o all’interno del proprio paese ha raggiunto livelli record: più di 108 milioni di persone alla fine del 2022. L’aumento del numero dei profughi è dipeso principalmente dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla crisi umanitaria in Afghanistan. Quest’anno la situazione è stata aggravata dal conflitto in Sudan.

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