Ucraina
Almeno quattro persone sono state uccise in un attacco missilistico russo che la notte tra il 5 e il 6 luglio ha colpito un complesso residenziale di Leopoli, nell’Ucraina occidentale. I feriti sono almeno 32. Il sindaco della città, Andriy Sadovyi, ha detto che l’attacco ha danneggiato circa sessanta appartamenti, una scuola e il dormitorio di un’università. Si teme che il bilancio possa essere anche peggiore.

Russia
Il capo della Wagner Evgenij Prigožin si troverebbe in Russia, secondo quanto riferito il 6 luglio dal presidente bielorusso Aleksandr Lukašenko. Dopo la rivolta della milizia Wagner, non era chiaro cosa fosse successo al leader del gruppo, che ha negoziato un accordo con Mosca mediato dallo stesso Lukašenko.

Sudafrica
Una fuga di gas di ossido di nitrato ha provocato la notte del 5 luglio la morte di 16 persone. Le vittime, tra cui donne e bambini, sono morte per l’inalazione di gas in un insediamento informale a Boksburg, a est di Johannesburg. Il gas di ossido di nitrato è spesso usato dai cercatori d’oro illegali per estrarre il metallo dalle miniere abbandonate.

Cina
La polizia di Hong Kong il 5 luglio ha arrestato quattro persone accusate di sostenere l’attività di oppositori del governo cinese residenti all’estero, che “mettono in pericolo la sicurezza nazionale”. Gli arresti arrivano due giorni dopo che Hong Kong ha emesso dei mandati di arresto internazionali e una taglia per gli oppositori e gli attivisti per la democrazia che vivono all’estero. Tra i quattro arrestati c’è Ivan Lam, l’ex presidente del partito Demosisto, che è stato sciolto.

Tunisia
A Sfax, porto di partenza di migliaia di migranti verso l’Italia, il 4 luglio la polizia tunisina ha arrestato decine di stranieri e li ha deportati fino al confine libico, a più di trecento chilometri di distanza. Il 3 luglio ci sono state proteste e disordini, dopo che un tunisino di 41 anni è stato ucciso a coltellate in un litigio con dei migranti subsahariani. Per l’omicidio sono state arrestate tre persone originarie del Camerun.

El Salvador
L’ex presidente del Salvador Mauricio Funes il 5 luglio è stato condannato a sei anni di carcere per evasione fiscale: è la seconda condanna in poche settimane. Funes è stato al governo tra il 2009 e il 2014 e la procura lo aveva accusato di non aver pagato 85mila dollari di tasse nell’ultimo anno del suo mandato.

Francia
Il 5 luglio le autorità dell’Île-de-France, la regione francese in cui si trova Parigi, hanno annunciato di aver cambiato il nome a un liceo nella periferia della capitale, che era intitolato ad Angela Davis, intellettuale e attivista per i diritti civili negli Stati Uniti, affermando che le sue opinioni sul razzismo sono troppo radicali. Secondo i vertici conservatori della regione, le idee di Davis “alimentano il risentimento tra le comunità e possono incoraggiare la violenza”. Diverse altre scuole in Francia portano il nome di Davis.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it