L’uso del carbone per la produzione di energia è una delle principali cause d’inquinamento al mondo. Nonostante questo, sia la sua produzione sia il suo consumo sono in aumento, come conferma la Statistical review of world energy, un’analisi dei dati del 2023 dei mercati energetici mondiali realizzata dall’Energy institute.
L’anno scorso il consumo globale di carbone ha superato la soglia dei 164 exajoule per la prima volta nella storia, mentre la produzione ha raggiunto il livello più alto di sempre. L’80 per cento di questa produzione ha origine nella regione dell’Asia Pacifico.
Anche in Europa ci sono diversi paesi legati in modo molto forte al carbone. Tra loro c’è la Bulgaria. Il governo bulgaro si è impegnato a fermare l’uso di questo combustibile fossile per la produzione di energia entro il 2038. Tuttavia, non ha ancora adottato misure per sostenere le aziende minerarie e i lavoratori impegnati nel settore.
Come dimostra il caso bulgaro, soprattutto nella regione mineraria di Stara Zagora, il bilanciamento tra salute, ambiente e posti di lavoro non è sempre semplice.
Questo reportage video è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in nove lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio) e Telex (Ungheria). Il progetto, coordinato da Arte, si chiama Emove ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito delle sue politiche multimediali.
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