Le pendici dell’Himalaya stanno diventando più verdi. Lo rivela uno studio basato sulle immagini satellitari della catena montuosa, dall’Afghanistan alla Birmania, e pubblicato sulla rivista Global Change Biology. In questa regione, che comprende le montagne più alte del mondo, nascono dieci tra i più importanti fiumi asiatici. Dalle sue risorse idriche dipendono 1,4 miliardi di persone. Da alcuni anni, però, l’ambiente montano è in profonda trasformazione a causa del cambiamento climatico. Mentre lo scioglimento dei ghiacci è stato documentato a fondo, poco si sa della vegetazione. Eppure le piante possono modificare il ciclo dell’acqua e quindi influire sulla disponibilità idrica più a valle.
I ricercatori hanno analizzato le immagini della zona compresa tra la linea degli alberi e le nevi perenni, una fascia che si estende da 4.150 a seimila metri sul livello del mare. Hanno usato le immagini scattate dai satelliti Landsat 5, 7 e 8 dal 1993 al 2018, integrate da fotografie dell’area.
Secondo i ricercatori, la vegetazione ha raggiunto progressivamente quote più alte. Il fenomeno si nota di più nelle aree ripide a bassa quota e in quelle pianeggianti ad alta quota. I cespugli e la vegetazione hanno colonizzato soprattutto la fascia tra i cinquemila e i 5.500 metri, ma un aumento della vegetazione è stato osservato ovunque. Per capire il modo in cui le piante interagiscono con la neve sarebbero necessari ulteriori studi sul campo.
Questo articolo è uscito sul numero 1341 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati
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