Il 19 gennaio è stato riattivato il servizio di treni notturni tra Vienna e Bruxelles. In Svezia si stanno invece valutando linee notturne tra Malmö e altre città europee. La ricomparsa del servizio ferroviario notturno in Europa è dovuta alla necessità di trovare alternative ai voli. In Svezia i viaggiatori sensibili all’ambiente e alla crisi climatica provano la cosiddetta flygskam, o vergogna di volare. Questa tendenza spinge molte persone a volare di meno. Secondo un’indagine condotta su seimila persone in Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti, il 21 per cento degli intervistati ha ridotto i viaggi in aereo ed è disposta a sperimentare mezzi di trasporto alternativi.

Secondo l’Öbb (le ferrovie austriache), un viaggio in treno tra Vienna e Bruxelles produce una quantità di emissioni che è dieci volte inferiore rispetto allo stesso tragitto in aereo. I treni, scrive il Guardian, in Europa potrebbero rappresentare una buona alternativa per gli spostamenti tra i 600 e i 1.800 chilometri. I costi, però, sono ancora alti. Secondo Sophie Dutordoir, che guida l’Sncb (le ferrovie del Belgio), i treni non riescono a competere con gli aerei riguardo al prezzo. “Saranno necessari aiuti economici come per i treni ad alta velocità”, spiega la manager. In Svezia è allo studio un nuovo collegamento tra Malmö e Colonia, che potrebbe essere attivato nel 2022 o 2023. Gli altri collegamenti in fase di studio sono con Bruxelles, Basilea, Berlino e Francoforte.

Questo articolo è uscito sul numero 1344 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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