Il fringuello di Wilkins (Nesospiza wilkinsi), uno degli uccelli più rari del mondo, potrebbe essere scampato all’estinzione grazie a un improbabile salvatore, scrive il Guardian.
Il fringuello vive esclusivamente sull’isola di Nightingale, che fa parte del remoto arcipelago di Tristan da Cunha, nel sud dell’oceano Atlantico. Si nutre dei frutti della Phylica arborea, l’unico albero nativo dell’isola.
A partire dal 2011 i ricercatori hanno cominciato a notare che gli alberi erano infestati da una specie di cocciniglia probabilmente introdotta dagli umani. Questi insetti si nutrono di linfa e secernono una melassa che si deposita sui rami, favorendo la crescita di una muffa che può indebolire e uccidere gli alberi. La scomparsa della foresta, già danneggiata da una tempesta nel 2019, avrebbe significato la fine per i fringuelli, di cui restavano appena 120 coppie riproduttrici.
Così nel 2021 un gruppo di scienziati ha escogitato un piano azzardato: introdurre sull’isola una vespa parassitoide (Microterys nietneri), antagonista naturale della cocciniglia.
Le vespe sono state trasportate in aereo dal Regno Unito al Sudafrica e hanno dovuto superare anche una quarantena per il covid e due viaggi in nave. Solo il 10 per cento degli esemplari ce l’ha fatta, ma i sopravvissuti sono riusciti a dare vita a una popolazione sull’isola.
Il piano sembra avere funzionato. A febbraio del 2024 una verifica ha riscontrato che la foresta, pur avendo perso l’80 per cento della sua estensione, ha cominciato a riprendersi. Secondo gli scienziati su Nightingale restano tra le 60 e le 90 coppie di fringuelli, un numero che dovrebbe stabilizzarsi e ricominciare a crescere nei prossimi anni.
Questo testo è tratto dalla newsletter Pianeta
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