• L’Organizzazione mondiale della sanità ha approvato l’uso di emergenza del vaccino di Oxford-AstraZeneca, consentendo il suo impiego in tutto il mondo e permettendo di inserirlo tra i farmaci distribuiti ai paesi più poveri attraverso Covax il programma di aiuto vaccinale ai paesi più poveri.
  • A causa delle varianti del virus l’agenzia dell’Unione europea per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) valuta il rischio associato a un’ulteriore diffusione del covid-19 nei 27 paesi membri “come alto-molto alto per la popolazione complessiva e molto alto per le persone vulnerabili”. I paesi dovrebbero accelerare le campagne di vaccinazione, raccomanda l’agenzia, poiché le varianti hanno “maggiore trasmissibilità” e potrebbero “determinare una maggiore gravità della malattia”, e “i vaccini con licenza esistenti” potrebbero essere “solo parzialmente o in gran parte meno efficaci”. A meno che le misure non farmaceutiche come distanziamento fisico, telelavoro – dove possibile – restrizione agli spostamenti, uso delle mascherine e igiene delle mani “non proseguano o siano addirittura rafforzate, nei prossimi mesi si può prevedere un aumento significativo dei casi e dei decessi correlati al covid-19”, ha detto la direttrice dell’agenzia, Andrea Ammon, aggiungendo che la chiusura delle scuole dovrebbe essere presa in considerazione solo in “ultima istanza” .
  • Il governo olandese deve cancellare immediatamente il coprifuoco notturno imposto per limitare la diffusione del coronavirus, ha stabilito il tribunale dell’Aja, secondo il quale il coprifuoco, il primo nei Paesi Bassi dalla seconda guerra mondiale, è privo di una base giuridica adeguata. La misura introdotta il 23 gennaio aveva scatenato proteste durate almeno tre giorni e il ricorso accolto dalla corte è stato presentato dal gruppo antirestrizioni Viruswaarheid (verità sul virus). Inizialmente il coprifuoco, dalle 21 alle 4, doveva restare in vigore fino al 3 marzo. Il governo ha annunciato che presenterà ricorso. I Paesi Bassi hanno registrato finora 1.032.094 casi e 14.843 decessi.
  • Secondo i servizi segreti sudcoreani, il sistema informatico dell’azienda farmaceutica Pfizer avrebbe subìto un tentativo di intromissione da parte di hacker della Corea del Nord per ottenere informazioni sul vaccino contro il covid-19. Il leader di Pyongyang, Kim Jong-un, finora ha sempre dichiarato che non ci sono casi di nuovo coronavirus nel paese, anche se gli esperti dubitano fortemente che ciò sia possibile.
  • Poiché i contagi sono scesi sotto i dieci al giorno (dagli 80 registrati alla fine di gennaio), la ministra per la sanità di Hong Kong, Sophia Chan, ha annunciato la riapertura dal 18 febbraio e a certe condizioni, di parrucchieri, parchi a tema, cinema e palestre, e il prolungamento di quattro ore, fino alle 22, dell’orario di apertura dei negozi di alimenti da asporto. Resta in vigore il divieto di riunione per più di due persone nei luoghi pubblici, e restano chiuse piscine, night club e circoli di mahjong. La città ha registrato 10.700 infezioni e 193 decessi dal gennaio 2020.
  • Il Sudafrica consegnerà un milione di dosi del vaccino AstraZeneca, ricevuto dai laboratori dell’indiano Serum institute, alla piattaforma di fornitura e distribuzione predisposta dall’Unione africana. La somministrazione di questo vaccino nel paese è stata messa in pausa perché il farmaco sembra offrire una minore difesa contro la variante 501Y.V2 che circola maggiormente sul territorio. Intanto l’agenzia per il farmaco sudafricana ha ricevuto la richiesta di autorizzazione all’uso del vaccino russo Sputnik V.
  • Una forte e inconsueta nevicata ad Atene sta paralizzando la capitale greca, con interruzioni di corrente e blocco dei trasporti pubblici, e ha spinto le autorità a cancellare le vaccinazioni previste per il 16 febbraio in tutta la regione dell’Attica, dov’è attualmente in vigore un confinamento che coinvolge 22 milione di persone e prevede la chiusura di scuole, negozi e l’applicazione di un coprifuoco notturno fino al 28 febbraio. La Grecia ha registrato 166.067 e 6.017 decessi per il covid-19.
  • Secondo una ricerca del governo australiano compiuta su 4.001 persone, il 64 per cento della popolazione sicuramente si vaccinerà mentre più di un quarto (il 27 per cento) è ancora incerto al riguardo e il 9 per cento è assolutamente contrario. Lo studio è stato pubblicato dopo l’arrivo in Australia delle prime 142mila dosi del vaccino Pfizer-Biontech e della piena approvazione per l’uso del farmaco di AstraZeneca, in vista dell’apertura della campagna di vaccinazione che comincerà il 22 febbraio. Tra chi è favorevole il 48 per cento sarebbe disposto a vaccinarsi subito e il 71 per cento lo farebbe entro ottobre. Chi è favorevole vuole vaccinarsi per proteggersi dal covid-19, per tenere il paese al sicuro dall’infezione e per proteggere le persone anziane e più vulnerabili. Tre i motivi principali indicati da chi è incerto o contrario: non si sa quanto tempo duri l’immunità, “i vaccini sono stati sviluppati troppo velocemente” e il timore di reazioni allergiche una volta assunto il farmaco.
  • La Corea del Sud ha firmato due accordi per l’acquisto di ulteriori 46 milioni di dosi di vaccino. L’annuncio degli accordi con la Novavax (che ha dato licenza alla sudcoreana SK Bioscience per la produzione locale di 40 milioni di dosi) e la Pfizer è arrivato il giorno dopo che le autorità sanitarie hanno annunciato un rallentamento nella somministrazione, che dovrebbe cominciare il 26 febbraio con il personale sanitario e la popolazione anziana, a causa di dubbi sull’efficacia del farmaco dell’AstraZeneca per chi ha più di 65 anni e di difficoltà nella fornitura attraverso il programma internazionale Covax. Con una popolazione di 52 milioni di persone, la Corea del Sud si è già assicurata 152 milioni di dosi (sufficienti per vaccinare 79 milioni di persone) attraverso il Covax, la Pfizer, l’AstraZeneca, la Moderna e la Johnson & Johnson. Il paese ha registrato finora 84.325 infezioni e 1.534 decessi.
  • In Giappone la mancanza di siringhe adatte a estrarre sei dosi dalle fiale del vaccino Pfizer (approvato il 14 febbraio) rischia di mettere in difficoltà la campagna di vaccinazione che dovrebbe cominciare il 17 febbraio.
  • In Perù è stato nominato un nuovo ministro degli esteri (Allan Wagner, il sesto in un anno) dopo le dimissioni di Elizabeth Astete, che il 14 febbraio ha ammesso di essersi fatta vaccinare in segreto prima dell’inizio della campagna nazionale. La settimana scorsa si era dimessa anche la ministra della salute Pilar Mazzetti in seguito alla notizia che l’ex presidente Martín Vizcarra aveva ricevuto il vaccino della cinese Sinopharm a ottobre. Il presidente ad interim Francisco Sagasti ha dichiarato il 15 febbraio che hanno ricevuto dall’azienda farmaceutica le cosiddette dosi di cortesia almeno 487 alti funzionari e personalità pubbliche. Il paese ha concluso un accordo con l’azienda cinese per la fornitura di 38 milioni di dosi, e il 9 febbraio ha cominciato le vaccinazioni con 300mila dosi destinandole al personale sanitario e alla popolazione più fragile. Il Perù ha registrato finora più di 1,2 milioni di contagi e 43.550 decessi su una popolazione di 33 milioni di abitanti.
  • Il ministro della giustizia delle isole Fiji Aiyaz Sayed-Khaiyum ha dichiarato in parlamento che il paese dovrebbe adottare un “passaporto vaccinale” per consentire la ripresa del turismo una volta che saranno riaperti i confini ai viaggiatori stranieri. L’arcipelago dovrebbe ricevere centomila dosi di vaccino dell’AstraZeneca nel primo trimestre dell’anno. Le Fiji hanno una popolazione di 883.483 abitanti, e finora hanno registrato 56 casi di covid-19 e due decessi.
  • L’uso di simili passaporti è alla base di due accordi firmati da Israele con la Grecia e con Cipro, e prevedono che i cittadini israeliani, quando saranno riaperte le frontiere, possano viaggiare nei due paesi, una volta vaccinati con farmaci approvati dalle autorità sanitarie dell’Unione europea, senza necessità di effettuare tamponi o sottostare a periodi di quarantena.

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