• Il vaccino contro il coronavirus dell’AstraZeneca è “sicuro ed efficace” e i suoi benefici superano i rischi, ha annunciato l’Agenzia europea del farmaco (Ema), che continuerà a studiare i possibili collegamenti tra l’iniezione e un disturbo molto raro della coagulazione del sangue. Dopo la revisione hanno ripreso l’uso del vaccino Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Germania, Italia, Francia (che lo userà solo per chi ha più di 55 anni), Lettonia, Lituania e Cipro. In Irlanda le autorità hanno dichiarato che decideranno il 29 marzo, mentre in Svezia e in Danimarca si pronunceranno la prossima settimana dopo “aver analizzato la situazione”.
  • Secondo i dati elaborati dall’Afp, dall’inizio dell’epidemia il covid-19 ha causato 2,68 milioni di morti in tutto il mondo. Nella settimana tra l’11 e il 18 marzo i contagi sono di nuovo saliti, arrivando a una media di 465.300 casi quotidiani (+ 14 per cento rispetto alla settimana precedente), anche se restano lontani dal picco di 743.600 casi quotidiani in media nella settimana dal 5 all’11 gennaio.
  • Questa settimana solo l’Africa e il Medio Oriente mostrano una stabilità dei contagi, mentre la curva sale in tutte le altre aree del mondo: + 34 per cento in Asia, + 18 per cento in Europa, + 15 per cento in Nordamerica (Stati Uniti e Canada) e + 5 per cento in America Latina, Centroamerica e Caraibi.
  • In Oceania è stata segnalata un’impennata del 75 per cento (con una media di 110 nuovi casi quotidiani), soprattutto a causa di un picco in Papua Nuova Guinea, uno dei paesi più poveri dell’area, che ha registrato una media di cento casi al giorno, mentre il virus sembra quasi assente nel resto dei paesi dell’area.
  • In assoluto il Bangladesh è il paese dove l’epidemia ha maggiormente accelerato tra quelli con più di mille casi al giorno (+92 per cento, 1.500 casi in media al giorno), seguito dalla Moldova (+ 78 per cento, 1.800), dall’Ucraina (+ 55 per cento, 11.200, tanto che nella capitale Kiev dal 20 marzo sarà imposto per tre settimane un confinamento stretto), dal Pakistan (+ 52 per cento, 2.600) e dalle Filippine (+ 52 per cento, 4.800).
  • Israele è il paese che registra il rallentamento più consistente (- 44 per cento, 1.700 casi in media al giorno) e quello dove la campagna di vaccinazione ha raggiunto il 60 per cento della popolazione con almeno una dose di vaccino anticovid. In due mesi il tasso di incidenza è passato da 650 casi a 140 casi ogni centomila abitanti. Seguono gli Emirati Arabi Uniti, già a buon punto con le vaccinazioni (- 24 per cento, 1.900 casi in media al giorno), la Malaysia (-20 per cento, 1.300), il Messico (- 19 per cento, 4.500) il Kuwait (- 17 per cento, 1.100).
  • Il Brasile resta il paese con il maggior numero di nuovi contagi (71.900 casi in media al giorno, + 4 per cento), seguito dagli Stati Uniti (64.500, +15 per cento), la Francia (27.300, + 24 per cento), l’India (27.000, + 47 per cento) e l’Italia (22.500, + 5 per cento).
  • In proporzione alla popolazione, l’Estonia è il paese con la maggiore incidenza questa settimana (760 casi su centomila abitanti), seguita dalla Repubblica Ceca (684) e dal Montenegro (596).
  • I paesi con la media più alta di decessi giornalieri nella settimana presa in esame sono stati il Brasile (2.087), gli Stati Uniti (1.242), il Messico (495), la Russia (441) e l’Italia (382).
  • Nel mondo, la media quotidiana di decessi è leggermente aumentata (8.800, + 2 per cento), ma resta al di sotto della media di quasi 15mila morti al giorno registrata alla fine di gennaio.
  • In totale, sono state somministrate 402,3 milioni di dosi di vaccini contro il covid-19, di cui un quarto negli Stati Uniti.
  • Il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) ha annunciato di aver concluso un accordo con l’India per far produrre dall’azienda indiana Stelis Biopharma 200 milioni di dosi del vaccino Sputnik V (già autorizzato in 52 paesi).
  • I leader regionali tedeschi hanno esortato l’Unione europea ad accelerare la revisione del vaccino russo Sputnik V e garantire che possa essere distribuito in modo efficiente in tutta l’Ue una volta approvato. Il ministro per la salute ha dichiarato che in effetti sono in corso negoziati per eventuali accordi di forniture, [scrive il servizio radiotelevisivo pubblico Ard](http://In fact, there are negotiations on supply contracts, says Health Minister Spahn. He also did not rule out going it alone nationally.), e non ha escluso una decisione unilaterale della Germania nell’acquisto del farmaco che non ha ancora ricevuto il via libera dell’Ema, l’agenzia del farmaco dell’Unione europea.
  • Nel Regno Unito è stato registrato un calo dei nuovi casi, che nella settimana terminata il 13 marzo hanno raggiunto il livello più basso da settembre, con un caso ogni 340 abitanti. Un nuovo aumento di questi ultimi giorni deve essere ancora valutato per capire se sia dovuto a un incremento effettivo delle infezioni o all’aumento dei test giornalieri: infatti, con la riapertura di molte scuole, l’8 marzo, il numero dei tamponi è aumentato notevolmente per controllare gli alunni. Alla luce dei nuovi dati si ritiene dunque, scrive la Bbc, che il tasso di infezione durante la prima ondata dello scorso anno fosse, in realtà, molto più alto rispetto alle segnalazioni del tempo, quando la disponibilità dei test era troppo limitata per rilevare i numeri reali. Secondo i dati del governo, dall’inizio dell’epidemia nel paese ci sono stati più di 4,2 milioni di casi di coronavirus confermati e quasi 126mila decessi (queste cifre includono solo le persone morte entro 28 giorni dall’esito positivo di un tampone); attualmente, più di 25 milioni di persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino. Ad aprile, le nazioni del regno dovrebbero passare alle successive fasi di allentamento delle restrizioni. In Scozia la nuova regola “stay local” consentirà alla popolazione di vivere al di fuori della propria abitazione, ma restando in una dimensione locale (villaggio, paese o parte di città in cui si vive) e i bambini rientreranno a scuola alla fine del mese, come in Irlanda del Nord. In Galles due famiglie potranno incontrarsi all’aperto e riapriranno i negozi non essenziali. Si attendono nuove misure per la fine di marzo.
  • Il governo britannico ha annunciato per aprile una riduzione delle scorte del vaccino dell’AstraZeneca, probabilmente dovuta a un rallentamento o a una diversa distribuzione di cinque milioni di dosi del farmaco prodotto negli stabilimenti del Serum Institute in India, dove i casi stanno ricominciando a salire e dove le autorità sembrano orientate a chiedere una precedenza nella fornitura nazionale.
  • Con il covid-19 l’immunità di gregge (con il 60-70 per cento della popolazione che risulta immunizzato perché ha ricevuto il vaccino o ha sviluppato gli anticorpi dopo la malattia) sarebbe quasi impossibile da raggiungere, secondo un articolo di Christie Aschwanden pubblicato dalla rivista scientifica Nature. Le prospettive di lungo termine sembrano suggerire che il covid-19 possa diventare una malattia endemica, come l’influenza. Attraverso numerose interviste, Aschwanden individua almeno cinque ragioni per affermarlo: non è chiaro se il vaccino freni anche la trasmissione del virus sars-cov-2 , o solo la malattia del covid-19; le vaccinazioni procedono in modo disuguale; le varianti mettono alla prova l’efficacia dei vaccini; l’azione degli anticorpi e l’immunità ottenuta tramite il vaccino o dopo la malattia potrebbero non durare per sempre; le vaccinazioni potrebbero indurre le persone a comportarsi in modo meno prudente e, in assenza di misure di contenimento non farmaceutiche, ritornare alle abitudini di incontro e spostamento prepandemiche. “Stefan Flasche, epidemiologo della London school of hygiene & tropical medicine, osserva che con quel che si sa finora del covid-19 ‘sarà piuttosto improbabile raggiungere l’immunità di gregge solo tramite il vaccino’. È il momento di avere aspettative più realistiche”, osserva Aschwanden. “Il vaccino è ‘straordinario’, dice Flasche, ma non fermerà il contagio e, continua, dobbiamo pensare come possiamo convivere con il virus. Potrebbe non essere così terribile come sembra. Anche senza l’immunità di gregge, la vaccinazione delle persone vulnerabili sembra ridurre i ricoveri e i decessi. La malattia potrebbe non scomparire presto, ma è probabile che la sua rilevanza diminuisca”.
  • Secondo uno studio pubblicato da The Lancet sulla sieroprevalenza a Wuhan, nell’aprile 2020 il 6,9 per cento della popolazione della città cinese aveva sviluppato gli anticorpi alla malattia (nel 40 per cento dei casi anticorpi neutralizzanti in grado di proteggere dalla malattia per nove mesi), ma l’82 per cento di questa fascia di popolazione aveva avuto un’infezione asintomatica. Il nuovo studio è il primo di sieroprevalenza a lungo termine nella città cinese che fu messa in confinamento il 23 gennaio 2020 e ne uscì 76 giorni dopo. Lo studio ha testato 9.542 persone ad aprile, dopo la fine delle restrizioni, a giugno e tra ottobre e dicembre 2020. Tra loro, 532 sono risultate positive agli anticorpi, il che – fatte le debite proporzioni – equivale a una sieroprevalenza stimata del 6,9 per cento nella popolazione. Secondo gli autori, provenienti da vari istituti scientifici e medici cinesi, i risultati indicano che un’ampia percentuale della popolazione rimane non infetta e che sarà necessaria una vaccinazione di massa per raggiungere l’immunità di gregge e prevenire ulteriori recrudescenze della pandemia.
  • Diverse regioni francesi, per un totale di circa 21 milioni di persone, compresa la regione dell’Ile-de-France dove si trova Parigi, saranno soggette a un nuovo lockdown di quattro settimane dal 20 marzo, ma le scuole rimarranno aperte e le misure saranno meno severe rispetto ai precedenti confinamenti a livello nazionale, ha detto il primo ministro Jean Castex. Chiuderanno i negozi non essenziali e le persone non potranno viaggiare fuori dalla loro zona di origine senza un “motivo urgente”. La fine delle quattro settimane si sovrapporrà con le vacanze scolastiche di metà semestre per la regione parigina. A differenza del confinamento del marzo 2020, i residenti dei 16 dipartimenti potranno uscire per camminare, andare in bicicletta, fare esercizio e fare sport senza limiti di tempo, ma entro una distanza di dieci chilometri da casa. Potranno manifestare, partecipare a raduni all’aperto e frequentare luoghi di culto e parrucchieri. Il lavoro da casa è incoraggiato per almeno quattro giorni su cinque, quando possibile. Il coprifuoco resterà in vigore in tutto il paese, ma è stato posticipato di un’ora alle 19 (dura fino alle 6) per tenere conto del passaggio all’ora legale il 28 marzo. Durante il coprifuoco, e tutto il giorno nei fine settimana, per uscire sarà necessario avere con sé un’autocertificazione, su carta o in digitale.
  • La Bulgaria chiuderà scuole, ristoranti e centri commerciali per dieci giorni dal 22 marzo nel tentativo di arginare l’aumento delle infezioni da covid-19 che stanno mettendo sotto pressione i suoi ospedali. I casi stanno risalendo in Belgio, dove si potrebbe decidere di prolungare e rendere più severe le misure di confinamento in modo da consentire la riapertura delle scuole dopo Pasqua. I Paesi Bassi il 18 marzo hanno registrato 7.400 nuovi casi, il più alto numero di contagi giornalieri da gennaio. Le autorità stanno valutando se prorogare l’adozione del coprifuoco e prevedere un allentamento delle restrizioni previste fino al 31 marzo.
  • La Federazione mondiale dentistica avverte che la pandemia sta procurando gravi danni collaterali sulla salute orale delle persone. La chiusura forzata degli studi dentistici e i mancati appuntamenti hanno fatto registrare un aumento delle carie e delle gravi infiammazioni gengivali. L’allarme arriva in occasione della giornata mondiale per l’igiene orale, il 20 marzo.
  • L’analisi settimanale dell’Associazione italiana di epidemiologia rileva, nella nona settimana dell’anno (1-7 marzo), un aumento marcato dell’incidenza del covid-19 nelle fasce d’età 11-13, 14-18 e 19-24 anni, mentre l’incidenza più bassa per ora si osserva per le fasce di età più anziane.
  • I centri per il controllo e la prevenzione delle malattie negli Stati Uniti hanno esortato a riaprire le scuole il più rapidamente possibile, ma genitori e insegnanti hanno sollevato dubbi sulla qualità della ventilazione disponibile nelle aule delle scuole pubbliche per proteggersi dal coronavirus. Il New York Times ha commissionato uno studio a un’azienda di ingegneria e a esperti specializzati in sistemi di edifici per comprendere meglio i semplici passaggi che le scuole possono intraprendere per ridurre l’esposizione al virus in classe. In questo lavoro interattivo si può vedere perché è importante aprire le finestre per riaprire le scuole.
  • In Italia, il direttore dell’Istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ha ribadito che è necessario “riaprire scuola e sport intervenendo con azioni strutturali” spiegando che “stili di vita salutari, socialità, famiglie non sottoposte a stress sono farmaci indispensabili che si aggiungono al vaccino ed alle terapie innovative nella lotta alla pandemia”.

(Ha collaborato Ilaria Rizzo)

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