• Secondo i dati della Johns Hopkins university dall’inizio della pandemia i contagi globali sono stati 230.189.529 e i decessi 4.721.127. Nel mondo il 43,9 per cento della popolazione, secondo i calcoli di Our world in data, risulta vaccinato con almeno una dose; solo il 2,1 per cento della popolazione dei paesi poveri ha ricevuto almeno una dose.
  • Nel rapporto settimanale del 21 settembre l’Oms dichiara che i casi globali di covid sono diminuiti tra il 13 e il 19 settembre da quattro milioni registrati la settimana precedente a 3,6 milioni di contagi accertati, il primo calo significativo in più di due mesi. Ci sono state importanti diminuzioni in Medio Oriente (-22 per cento) e nel sudest asiatico (-16 per cento). Globalmente nello stesso periodo i decessi sono stati meno di 60mila (-7 per cento) con un calo più significativo nel sudest asiatico (-30 per cento). La maggior parte dei nuovi casi di coronavirus è stata riscontrata negli Stati Uniti, in India, nel Regno Unito, in Turchia e nelle Filippine. La variante delta è presente in 185 paesi ed esiste in ogni parte del mondo.
  • È entrato in vigore in Italia, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il decreto legge sull’obbligo di esibire il green pass dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 (termine di cessazione dello stato di emergenza) per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati e per chi è titolare di partita iva.
  • Rispetto alla bozza precedente scompare, tranne che per il personale scolastico, la sospensione dal lavoro in caso di mancata esibizione del pass, ma resta l’assenza ingiustificata senza pagamento dello stipendio o di altri emolumenti. Solo nelle aziende private con meno di 15 dipendenti, al quinto giorno di assenza ingiustificata per mancata esibizione della certificazione verde il datore di lavoro può sospendere il lavoratore e sostituirlo, stipulando un contratto di sostituzione di durata non superiore ai dieci giorni e rinnovabile una sola volta.
  • Il green pass durerà 12 mesi dalla data di emissione, anche se ricevuto prima del 21 settembre; durerà sei mesi per chi è guarito dal covid ma non è vaccinato.
  • Il green pass si ottiene dopo una vaccinazione, dopo un tampone antigenico negativo valido 48 ore o dopo un tampone molecolare valido 72 ore; i tamponi saranno a carico dei singoli e costeranno 15 euro per chi ha più di 18 anni, e otto euro per la fascia di età 12-17 anni, nelle farmacie, “tenute ad assicurare la somministrazione di test antigenici rapidi secondo le modalità e i prezzi previsti nel protocollo”, e nelle strutture sanitarie autorizzate; il green pass non è richiesto a chi ha meno di dodici anni; il tampone sarà gratuito per chi è esentato dal vaccino.
  • L’obbligo è stato esteso anche alla camera dei deputati; il senato deciderà entro il 5 ottobre.
  • Nei tribunali sarà richiesto a magistrati e personale dell’amministrazione giudiziaria, ma non ad avvocati, testimoni, consulenti, periti di parte.
  • Negli studi professionali è obbligatorio.
  • Nelle residenze sanitarie assistite l’obbligo vaccinale è già presente per il personale sanitario e per il personale esterno scatta dal 10 ottobre. Il decreto delega agli ospedali e alle aziende sanitarie locali la decisione di rendere o meno obbligatorio il green pass per i pazienti e i visitatori.
  • Nei luoghi di lavoro saranno i datori di lavoro a controllare il certificato, nei locali e nei luoghi pubblici il controllo spetta ai titolari o ai gestori.
  • Il green pass di lavoratori e lavoratrici autonome che svolgono attività in case private – operai, baby sitter, colf, badanti eccetera – sarà controllato da chi ha richiesto il servizio come se fosse un datore di lavoro, ma si attendono le linee guida del governo che preciseranno come comportarsi.
  • Sarà richiesto sui treni a lunga percorrenza, in aereo, sui traporti interregionali, su navi e traghetti, eccetto che per i collegamenti con le isole Tremiti e nello stretto di Messina.
  • Le sanzioni per chi non esibisce o non controlla il green pass, non applica il prezzo calmierato dei tamponi possono variare dai 400 ai diecimila euro.
  • Entro la fine dell’anno l’Italia prevede di donare ad altri paesi 45 milioni di dosi di vaccini anticovid, il triplo della quantità prevista in origine, ha affermato il presidente del consiglio Mario Draghi in videoconferenza al vertice globale sulla pandemia ospitato dagli Stati Uniti a margine dell’assemblea generale dell’Onu. Draghi ha spiegato che il suo governo aveva precedentemente promesso di donare 15 milioni di dosi di vaccino entro la fine dell’anno, e che “quasi la metà di questi è già stata consegnata”.
  • In Germania le autorità sanitarie hanno stabilito che i lavoratori non vaccinati (tranne quelli esentati dalla somministrazione) del settore pubblico e di quello privato non riceveranno l’indennità di malattia se costretti alla quarantena. La stessa misura si applicherà anche a chi rientra da paesi considerati ad alto rischio come il Regno Unito, la Turchia e alcune regioni della Francia e dovesse perdere giorni di lavoro per la quarantena. In Germania i datori di lavoro non possono chiedere al personale qual è il loro stato di salute, e la cancellazione dell’indennità prevista per la quarantena obbligherebbe i dipendenti a dichiarare il proprio stato vaccinale. La norma, che dovrebbe entrare in vigore dall’11 ottobre in alcuni land ed essere poi estesa a tutto il paese entro il 1 novembre, è stata criticata da più parti come un obbligo vaccinale mascherato, e dalla Confederazione dei sindacati tedeschi (Dgb), secondo cui “la politica tenta di scaricare sui lavoratori le responsabilità per la gestione della pandemia”
  • Quattro parole – “fai la tua ricerca” – stanno ostacolando la risposta alla pandemia negli Stati Uniti, ha detto il 19 settembre Brian Stelter della Cnn. Fare ricerche personali sul virus può essere un atteggiamento ragionevole, perfino positivo, ed è uno dei cavalli di battaglia degli ambienti d’informazione di destra. Ma il problema, ha sottolineato Stelter, è che la maggior parte delle persone semplicemente non sa come fare le proprie ricerche, specialmente quando si tratta di capire le complessità della scienza medica.
  • Il sindaco di New York Bill de Blasio ha dichiarato che dal 27 settembre in città saranno fatti test settimanali del coronavirus in tutte le scuole pubbliche e riformulerà le regole di quarantena per gli studenti non vaccinati per allinearle alle linee guida dei centri per la prevenzione e il controllo delle malattie.
  • Il vaccino contro il covid-19 della Pfizer-Biontech indurrebbe una buona risposta immunitaria nei bambini tra i cinque e gli undici anni, hanno comunicato il 20 settembre l’azienda farmaceutica statunitense e il laboratorio biotecnologico tedesco, presentando i risultati dello studio di fase due e tre, non ancora pubblicato e sottoposto a revisione paritaria. Lo studio afferma che gli effetti collaterali sarebbero “generalmente paragonabili” a quelli dei giovani adulti. Lo studio è stato condotto su 2.268 bambini tra i cinque e gli undici anni, che per due terzi hanno ricevuto due dosi – contenenti un terzo del vaccino già in uso – a distanza di tre settimane e per un terzo hanno ricevuto un placebo. Data la rarità con cui i bambini si ammalano gravemente, lo studio non è stato progettato per trarre conclusioni significative sulla capacità del vaccino di prevenire il covid o il ricovero in ospedale. La Pfizer-Biontech prevede di presentare i dati alla Fed statunitense per richiedere l’approvazione di emergenza entro la fine di settembre. La completa approvazione data dalla Fed al vaccino per chi ha più di sedici anni non comprende il farmaco per la fascia di età dodici- quindici anni.
  • Nel Regno Unito il 20 settembre è cominciata la campagna di vaccinazione rivolta a tre milioni di adolescenti tra i dodici e i quindici anni, che potranno ricevere il farmaco con il consenso dei genitori o senza se considerati capaci di prendere la loro decisione da soli. Le dosi saranno somministrate soprattutto nelle scuole. Nel paese il 16 settembre risultavano assenti 122mila alunni e studenti perché contagiati o in quarantena per contatto con una persona positiva. Il ministero dell’istruzione britannico ha tolto l’obbligo della mascherina in classe, l’obbligo del distanziamento e la creazione di “bolle” di sicurezza nelle classi. Per il nuovo anno scolastico il ministero ha stabilito che i bambini che sono a stretto contatto con casi confermati o sospetti non dovranno autoisolarsi a meno che non mostrino anche sintomi.
  • In soli tre mesi, quasi duecentomila bambini e giovani si sono rivolti o sono stati indirizzati ai servizi di salute mentale britannici, quasi il doppio dei livelli prepandemia, secondo il rapporto del Royal college of psychiatrists.
  • Nel paese è cominciata la somministrazione della terza dose di vaccino per chi vorrà raccogliere l’invito spedito dalle autorità sanitarie a 1,5 milioni di persone considerate fragili o a rischio.
  • Il Vietnam ha approvato l’uso del vaccino cubano Abdala, prodotto dal gruppo di stato BioCubaFarma. L’Abdala e il Soberana 02, approvato per l’uso d’emergenza in Iran a luglio, si basano su una proteina ricombinante, tecnica su cui stanno lavorando anche le aziende americane Novavax e la francese Sanofi. Entrambi i vaccini secondo gli scienziati cubani si dimostrano efficaci per oltre il 90 per cento nel prevenire l’insorgenza della malattia con i sintomi. Cuba ha avviato le discussioni con gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità per ottenere l’autorizzazione all’uso. In Vietnam, elogiato nel 2020 per la sua lotta alla pandemia grazie a una rigorosa politica di quarantena e monitoraggio delle persone infette, più della metà della popolazione è in isolamento. Tuttavia le autorità prevedono di allentare alcune restrizioni nella città di Hanoi dove i nuovi casi sono in diminuzione. In totale i contagi nel paese sono stati 687mila e i decessi 17mila. Finora risulta vaccinato il 7,2 per cento di 96 milioni di persone
  • In Russia i decessi per covid sono stati 820 il 22 settembre, il dato più alto da agosto. Dall’inizio della pandemia, la Russia ha registrato 7.354.995 casi di coronavirus. Secondo i dati del governo finora è stato vaccinato completamente il 28 per cento della popolazione, nonostante la buona disponibilità di vaccini nel paese che ne produce anche uno suo, lo Sputnik V.
  • In Australia, la polizia di Melbourne ha sparato proiettili non letali e gas lacrimogeni contro i manifestanti scesi in piazza per protestare contro le misure di lockdown e l’obbligo vaccinale imposto in alcuni cantieri. Più di duecento persone sono state arrestate. Nelle proteste iniziali, scrive il Guardian, “probabilmente si sono infiltrati estremisti di estrema destra, tra cui presumibilmente neonazisti e gruppi antivaccini, che si sono organizzati tramite Telegram, Facebook e WhatsApp. I commenti che circolano sui canali dei social network sono esplicitamente razzisti, antisemiti e includono concetti tipici delle teorie della cospirazione”.
  • Il ministro della salute brasiliano Marcelo Queiroga è risultato positivo al covid mentre si trovava a New York per l’assemblea generale delle Nazioni Unite. Queiroga, ora in isolamento negli Stati Uniti, è stato filmato mentre stringeva la mano al premier britannico Boris Johnson che non indossava la mascherina. Per la delegazione brasiliana si tratta del secondo caso positivo.
  • L’Onu richiede una dichiarazione d’onore riguardo alla vaccinazione a chi partecipa ai lavori dell’assemblea generale.
  • I ricercatori dell’istituto Pasteur hanno identificato virus simili al sars-cov-2 nei pipistrelli nel nord del Laos, in grado di infettare l’essere umano. Si tratta di una scoperta che potrebbe rappresentare una “grande svolta” nella ricerca delle origini del covid-19.
  • Secondo il ministero dell’interno francese il 18 settembre circa 80mila persone hanno manifestato contro il green pass e l’obbligo vaccinale in vigore per alcune professioni dal 15 settembre. La prima delle manifestazioni, che si sono svolte per dieci sabati consecutivi, era stata indetta il 7 agosto e avevano partecipato 237mila persone, sempre secondo il ministero. Su quasi 58 milioni di francesi di età superiore ai 12 anni, oltre l’86 per cento ha ricevuto almeno una dose. Dall’inizio dell’epidemia, in Francia sono morte per il covid-19 115.960 persone.

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