A Roma torna il festival Spring Attitude
Comincia domani a Roma la sesta edizione dello Spring Attitude, uno dei più interessanti festival italiani dedicati alla musica elettronica. La manifestazione durerà quattro giorni, fino al 17 maggio, e si terrà in quattro luoghi diversi della capitale: il Maxxi, l’ex Mattatoio a Testaccio e lo Spazio Novecento all’Eur.
Il festival ospita più di 35 musicisti e raccoglie il meglio della scene elettronica internazionale (Apparat, Siriusmodeselektor, John Talabot, Clark, SBTRKT e Baths), ma non mancano artisti italiani come Godblesscomputers e Yakamoto Kotzuga.
Tra i musicisti italiani più attesi c’è sicuramente Andrea Mangia, in arte Populous, reduce dal successo dell’album Night safari, un disco in grado di mescolare in modo impeccabile elettronica e world music. Uscito nel 2014, Night safari è stato accolto molto bene anche all’estero. Abbiamo intervistato Populous, per farci raccontare le sue impressioni in vista dello Spring Attitude.
Che impressione ti fa Night safari, a qualche mese di distanza dalla sua uscita? Che effetto ti ha fatto essere recensito su un sito prestigioso come Pitchfork?
Su Pitchfork ci ero già finito diversi anni fa, ma allora avevo dietro un’etichetta discografica potente come la berlinese Morr Music. Questa volta è successo un po’ dal nulla e la cosa mi ha colpito molto di più. È sorprendente, mancavo dalle scene da tanto e tutti questi riscontri positivi sono stati un gradito ed emozionante ribenvenuto.
Come riassumeresti il percorso che ti ha portato a comporre Nighf safari?
La cosa singolare è che ho sempre detestato la musica etnica e, peggio ancora, ho sempre odiato le commistioni fra elettronica e musica tradizionale. Però la vita è strana e bisogna sempre aspettarsi di tutto. Non so dire da dove sia venuta fuori l’idea, ma credo sia stato un insieme di elementi e la mia sfrenata passione per M.I.A. non è affatto da sottovalutare.
Non è la prima volta che suoni allo Spring Attitude. Che esperienza hai avuto al festival nel 2014? Cosa ne pensi del programma di quest’anno? C’è qualche artista che ti senti di consigliare?
Che ridere lo scorso anno. Mentre facevo il soundcheck mi si ruppe la scheda audio, per cui fui costretto a suonare un set totalmente mutilato da quell’inconveniente. Era il primo live di Night safari e io, che ero felice ed impaziente di presentarlo ad un festival così prestigioso, la presi malissimo. Mi sembrava un incubo, una maledizione. Ma alla fine la cosa divertente è che tutto il pubblico ballava lo stesso, ignaro di cosa fosse successo poco prima. Quest’anno mi aspetto grandi cose. Naturalmente consiglio il mio amico Khalab, oltre che lo show che Siriusmo condividerà con i più blasonati Modeselektor. Secondo me Siriusmo è l’unico vero erede di Aphex Twin, peccato che ancora non tutti gli abbiano riconosciuto l’enorme talento.
Che set hai preparato per il festival? Farai ascoltare qualche nuovo brano?
Il live avrà delle versioni stravolte dei pezzi contenuti nell’album, dove la maggior parte delle percussioni saranno suonate dal vivo da me e dal mio batterista Andrea Rizzo. Inoltre ci saranno degli appositi visual fatti per portare il pubblico in viaggio assieme a noi.
Stai lavorando a un nuovo album?
Finalmente sì, ma il concept è ancora top secret.