Molti sono convinti che le registrazioni vecchie siano spiacevoli da ascoltare perché si sentono male. Secondo me non suonano male, suonano diverso, e c’è un aneddoto che chiarisce tutto. Per promuovere il grammofono e i suoi nuovi dischi, nel 1915 Thomas Alva Edison organizzò una serata spettacolo che funzionava così: c’era una cantante sul palco e, dietro il sipario, un grammofono con un’incisione della stessa cantante. Prima lei cantava due arie, poi partiva un disco e lei muoveva solo le labbra, nel primo playback della storia. Alla fine calava il sipario ed Edison spiegava il trucco. Be’, la maggior parte del pubblico non gli credeva, convinto di aver sentito sempre la cantante dal vivo.

Se conoscete il suono delle testimonianze dell’epoca, rumorosi dischi dalla dinamica innaturale, sembra incredibile. Però è vero. Nel vostro piccolo, se avete ancora delle cassette fatte da voi magari trent’anni fa con un registratorino portatile, provate a riascoltarle. All’inizio vi sembreranno un povero sostituto del suono a cui siete abituati oggi, tra lp, cd e streaming vari. Ma dopo un po’ il cervello s’abitua, anche perché quel che vuole sentire davvero è la musica, il resto è cosmetica.

Se v’interessano i cantanti, non fatevi scoraggiare dalla prima impressione da musica dei bisnonni e lanciatevi nel magico mondo delle incisioni della prima metà del novecento. Avete a disposizione una grande finestra sulla storia del canto, con un gusto che oggi ci sembra spesso insopportabile e una tecnica vocale ormai perduta e irraggiungibilmente meravigliosa.

Tanto per partire da qualcuno che, almeno di nome, conosciamo tutti, buttatevi sui dischi di Enrico Caruso. Era un tenore straordinario e una pop star ante litteram, per cui ci sono tantissime canzoni. Ma soprattutto trovate tante arie d’opera. Tra queste spesso c’è quella che oggi chiameremmo musica contemporanea: l’aria della Tosca che è qui in video è stata fatta nel 1909, quando la popolarissima opera di Puccini aveva nove anni.

È solo l’inizio, poi potrete scoprire tante altre voci leggendarie. Non tornerete più indietro.

Registrazioni complete, 1902-1920
Enrico Caruso
Nazos, 12 cd

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