I ricchi spendono meno e viaggiano meno. Insomma, cominciano a preoccuparsi del loro portafogli. Le statistiche confermano che la domanda dei prodotti di lusso è in netto calo: negli ultimi sei mesi la riduzione è stata del 15-20 per cento.
I paesi più colpiti sono gli Stati Uniti, il Giappone e quelli dell’Unione europea. Solo in Cina i ricchi continuano a comprare borse Louis Vuitton, cinte Gucci e macchine da corsa. La recessione ha colpito in modo particolarmente duro il settore dei gioielli e degli orologi, che un tempo erano i prodotti preferiti da chi lavorava nella finanza.
Le statistiche dell’industria degli orologi svizzera mostrano una flessione nelle vendite all’ingrosso per il quinto mese consecutivo, con un calo del 27 per cento rispetto ai valori dell’anno corso. Anche Bulgari ha registrato una perdita nel primo trimestre del 2009. L’aumento del prezzo dell’oro non favorisce la ripresa della domanda dei gioiellieri né quella dei consumatori.
Fortunatamente le persone continuano a sposarsi nonostante la crisi economica. La domanda di diamanti è infatti l’unica a non essere stata toccata dalla recessione. Ma si sa: un diamante è per sempre.
*Traduzione di Nazzareno Mataldi.
Internazionale, numero 796, 22 maggio 2009*
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