I bambini concepiti in primavera sono più spesso prematuri?
La letteratura medica abbonda di ricerche che collegano il mese della nascita al rischio di varie patologie croniche. Molti di questi studi, però, risultano imperfetti perché non prendono nella giusta considerazione fattori come il contesto socioeconomico delle famiglie.
Un recente studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences, forse il più esaustivo sul tema, dimostra in modo convincente il legame tra la stagione del concepimento e il rischio di prematurità. I ricercatori dell’università di Princeton hanno analizzato più di 1,4 milioni di nascite a New York, nel New Jersey e in Pennsylvania, tenendo conto di alcuni fattori socioeconomici. Hanno così scoperto che i bambini concepiti a maggio avevano il 10 per cento di probabilità in più di nascere prematuri.
Sospettavano che il motivo fosse che le madri si avvicinavano alla fine della gestazione a gennaio e a febbraio, durante il picco dell’influenza stagionale. Le donne incinte che si ammalano d’influenza nel secondo o nel terzo trimestre presentano infatti un rischio un po’ più alto di aborto spontaneo o parto prematuro.
Conclusioni I bambini concepiti in primavera rischiano di più di nascere prematuri.
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