Caro diario,

è stata dura, ma abbiamo il presidente della repubblica! Attento, però: non abbiamo il nuovo presidente. Abbiamo quello vecchio, di nuovo.

Ti senti confuso? Anch’io. Tutto comincia con le “Grandi manovre del Pd per trovare il nome giusto”. Renzi brucia subito la Finocchiaro: le hanno fatto una foto all’Ikea e non è venuta bene. Ci sarebbe Marini… no, non Marino, quello che ha vinto le primarie a Roma. Marini, quello che ha perso le politiche in Abruzzo.

Grillo ha fatto le quirinarie. La prima volta, nemesi della rete, si è beccato gli hacker. Ma alla fine ha tre nomi: una bravissima giornalista, un bravissimo chirurgo, un bravissimo giurista esperto di costituzione. Però, chissà perché, la giornalista e il chirurgo dicono che fare il presidente della repubblica non è il loro mestiere.

Intanto Pd, Pdl, Scelta civica e Lega nord si accordano su Marini. E… sorpresona! Un centinaio di franchi tiratori lo impallina anche stavolta. Qualcuno (c’è dietro Renzi) ha votato Chiamparino. Mistero su chi sta dietro al voto per il conte Mascetti,

quello della supercàzzola.

Poi Grillo chiede a Bersani di sostenere il bravissimo giurista, che fra l’altro è stato presidente del Pds, ma Bersani fa finta di non conoscerlo e non gli manda neanche un sms.

Poi Bersani scansa Renzi. Stringe Alfano in un pubblico abbraccio per la gioia dei fotografi e l’imbarazzo di tutti gli altri. Ma poche ore dopo dopo schiva D’Alema e candida Prodi, che al Pdl non sta simpatico: tutti applaudono contenti, perfino Sel si allinea e… i franchi tiratori colpiscono di nuovo. Cominciamo a esagerare, con le sorpresone.

Gran finale: intanto la base del Pd ha occupato molte sedi del Pd. Bindi e Bersani si dimettono. L’intero Pd esplode in una girandola di stracci e mortaretti e non si capisce più niente. Alla fine, o piangendo o ridendo, tutti tranne Sel e M5S votano il presidente di prima, Giorgio Napolitano.

Sembra proprio il gioco dell’oca: c’è chi tira i dadi, chi vince un premio. Ma, caro diario, secondo te chi fa la parte dell’oca?