David Karp, di Tumblr. (Foto di Bryant Eslava)

Quando Tumblr era appena agli inizi, Fred Wilson pensava che il fatto di non avere un sistema per fare commenti sul social network fosse sbagliato. Ancora oggi, infatti, l’unico modo per mettere i commenti è installare Disqus. Wilson lo aveva fatto notare più volte a David Karp, il fondatore e amministratore delegato della società, ma lui era stato irremovibile.

Karp voleva che Tumblr fosse un luogo pieno di positività, per questo per interagire con gli altri puoi segnalare un post che ti piace cliccando su un cuore (mentre non puoi segnalare un post che non ti piace); puoi ribloggarlo, aggiungendo eventualmente un commento che finisce nel tuo blog; oppure puoi mandare un messaggio privato al suo autore. Secondo Karp, tutto questo avrebbe allontanato le discussioni fuori luogo.

Oggi che Tumblr è un social network di successo che ospita 106 milioni di blog, Fred Wilson si è reso conto che David Karp aveva ragione: “Io volevo che progettasse qualcosa di simile a Wordpress o Typepad, ma lui aveva in mente un’idea diversa. Ha fatto bene a seguire il suo istinto”.

Se la questione vi appassiona potete leggere anche Lasciate riposare i commenti, sull’uso delle note. Mi piaci, una riflessione di Sam Fiorella sulla spinta ad allinearsi con il resto del gruppo. Oppure un vecchio articolo di Paul Graham, di grande attualità: Le parole giuste per essere in disaccordo. (mre)

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