Nel momento in cui in Francia il falso dibattito sull’identità nazionale sembrava un po’ dimenticato e si pensava che quello sul velo delle donne musulmane avesse perduto parte della sua forza polemica, due elementi, confusi e grotteschi, alimentano di nuovo le discussioni.

A Nantes una donna è stata multata (22 euro) perché guidava con il niqab, un indumento che secondo i vigili le impediva “una guida agevole”. Il fatto ha scatenato una reazione a catena, fino alle dichiarazioni del ministro dell’interno che ha chiesto di togliere la nazionalità francese al marito della donna.

Invece il ministro della giustizia si è scandalizzato perché una fotografia, premiata a Nizza a un concorso organizzato dalla Fnac (nella categoria effettivamente inusuale e quanto meno provocatrice del “politically incorrect”), rappresenta un ragazzo mentre si pulisce il sedere con una bandiera. Non sarebbe male ricordare che si tratta solo di un’immagine (e non di un gesto violento) e che la foto, anche se mediocre e di dubbio gusto, è uno scherzo e non mette di certo in pericolo le fondamenta della repubblica.

A forza di giocare con i simboli (per mascherare forse qualcosa di più grave), si ha l’impressione che queste immagini potrebbero provocare davvero danni seri. In altre parole, trasformarsi in qualcosa di diverso da una semplice e stupida immagine.

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