Ogni volta che Obama si lancia in una campagna elettorale sembra che un artista sconosciuto debba arrivare al successo planetario. Nel 2008 Shepard Fairey è diventato famoso con il suo Hope, che è stato declinato in ogni modo, dalle magliette ai poster, prima di dare vita a infiniti tentativi di imitazione.

Stavolta il tono è completamente diverso. Un certo Jon McNaughton ha realizzato un dipinto, in formato verticale, in cui il presidente brucia la costituzione degli Stati Uniti. L’atmosfera è resa ancora più pesante dal fatto che McNaughton, che “vive e lavora nello Utah”, rappresenta Obama con un’espressione sinistra, quasi diabolica. Sul sito dell’artista, il cui stile simbolista rivela un notevole savoir faire, scopriamo che l’originale è già stato venduto, ma che sono disponibili copie firmate a tiratura limitata e altre riproduzioni digitali. Inoltre si può esplorare l’intera produzione di McNaughton che, con un certo slancio lirico, trae ispirazione dalla religione (cattolica) e dal patriottismo.

In un video che ha suscitato molte polemiche e che ha fatto diventare famoso questo sconosciuto (di cui, con questo articolo, mi rendo conto di essere diventato complice), McNaughton spiega il suo impegno contro Obama e prevede che la sua rielezione porterà alla cancellazione della costituzione statunitense. Tutto questo è grottesco, ma fa comunque venire un brivido lungo la schiena.

Internazionale, numero 943, 6 aprile 2012

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