I Rencontres de la photographie di Arles sono cominciati il 3 luglio e andranno avanti fino a settembre. Ma durante la settimana dedicata ai professionisti del settore si sono evidenziate due forti tendenze.

Il capostipite dei festival di fotografia, il primo e anche il più ricco (con un budget di sette milioni di euro) si conferma un’occasione formidabile di comunicazione e interazione per tutti gli altri festival internazionali. È ad Arles che il festival cinese di Liangzhou ha annunciato l’apertura del suo museo. Sempre ad Arles il notevole festival giapponese Kyotographie ha distribuito il suo catalogo e moltiplicato i contatti, mentre la Olympus ha celebrato con un ebook i dieci anni di collaborazione con la manifestazione provenzale.

Insomma, Arles è un punto di riferimento e funziona come cassa di risonanza per tutti quelli che vogliono comunicare qualcosa: dai pesi massimi ai più estremi sperimentatori, sono tutti là e si fanno sentire. Da qui, la seconda evidente tendenza di quest’anno: più aumenta la comunicazione, meno carta gira. Cresce il numero delle istituzioni pubbliche e private che preferiscono distribuire materiale su chiavette usb, alcune con design davvero creativi, evitando così “di far tagliare gli alberi”. Naturalmente anche le chiavette avranno un impatto di qualche tipo. Molte arrivano dalla Cina a costi infimi e se sono davvero ecologiche è tutto da vedere.

Questa rubrica è stata pubblicata il 14 luglio 2017 a pagina 94 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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