Mio figlio di vent’anni non ha mai portato una ragazza a casa. Ho paura che sia gay o impotente. Come faccio a parlarne con lui? –Tania
Innanzitutto speriamo che sia gay e non impotente, così non c’è un problema medico da risolvere. Ma a giudicare dalla velocità con cui cerchi di spiegare la situazione, temo che tu possa avere la tendenza a trarre conclusioni affrettate, a parlare senza riflettere troppo e a fare qualche gaffe. Per esempio ne hai appena fatta una, scrivendo “ho paura che mio figlio sia gay o impotente” a un giornalista che gay lo è sicuramente.
Forse tuo figlio ha semplicemente paura che, mentre lui è in cucina a prendere il vino, tu possa dire alla sua ragazza cose tipo: “Che cara, il ginecologo ti ha già controllato le ovaie?”. O anche: “È un sollievo conoscerti, ormai ero rassegnata ad avere una nuora con baffi e barba”. Fino a un affettuosissimo: “Tesoro, tu ora sei come una figlia. Chiamami mamma”. Il fatto che tuo figlio non abbia mai portato a casa una ragazza, o un ragazzo, non significa che non ce l’abbia. E non vuol dire neanche che abbia problemi di erezione. Forse però potrebbe avere un problema con te. Invece di chiedergli come vanno i suoi rapporti con l’altro sesso, chiedigli come vanno quelli con i suoi genitori. È la strada migliore per arrivare a parlare di qualunque altra cosa, comprese le sue questioni private.
Internazionale, numero 943, 6 aprile 2012
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