Cosa ne pensi dei concorsi di bellezza per bambine? – Rossella
Cosa vuoi che ne pensi: sono una cosa bellissima e molto utile. Mettere tacchi e rossetto a una bambina di quattro anni è l’ideale per instradarla verso i suoi futuri doveri di donna. Imparerà a esibirsi, sculettare, piroettare sulla passerella e a fare l’occhiolino al pubblico. Avrà subito chiaro che se vuole diventare qualcuno, magari ottenere un seggio al consiglio comunale, dovrà essere più bella delle altre. La più bella di tutte. E poi profondo rispetto per le madri, vere artefici di questa splendida esperienza formativa, che avendo superato tutti i loro traumi e frustrazioni personali si dedicano alla salute mentale delle loro figlie, ricoprendole di gioielli e lustrini.
L’anno scorso in America ha fatto scalpore una donna che, durante un concorso di bellezza in tv, ha vestito la figlia come Julia Roberts in
Pretty woman. No, non l’elegante vestito rosso di quando Richard Gere la porta all’opera, ma il tubino e gli stivaloni di vernice che indossa all’inizio del film. Insomma, l’ha vestita da prostituta. E francamente né io né quella povera madre abbiamo capito il motivo di tante polemiche. A noi sembrava un’idea divertente.
Quindi, massimo sostegno per i concorsi di bellezza per bambine, perché sono la prova che la nostra società ha capito quali sono i valori importanti da trasmettere alla nuova generazione.
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