Mio marito, circonciso da adolescente, vuole fare lo stesso con il nostro bambino in arrivo “perché è meglio, ed è meglio farlo ora così non se ne ricorderà”. Io non sono d’accordo, tu che consigli?–Anna
Negli Stati Uniti è la norma: i maschi sono circoncisi subito dopo la nascita nella vetrina della nursery, sotto gli occhi commossi di parenti e amici. “E vorrei vedere”, ha detto la mia amica americana Minda elencandomi tutti i vantaggi, tra cui la riduzione del rischio di infezioni urinarie e di malattie sessualmente trasmissibili. Effetti che però secondo gli esperti si ottengono anche con abitudini igieniche appropriate e l’uso del preservativo.
Mentre qualcuno sostiene che questa pratica provochi la diminuzione del piacere sessuale. E così quando è nato mio figlio, in Ohio, noi abbiamo firmato una richiesta preventiva per non farlo circoncidere. Nel frattempo in Germania è in corso una battaglia legale per impedire la circoncisione alla nascita, perché contraria al principio del consenso del paziente.
Soprattutto se la si fa per motivi religiosi. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ha commentato Minda. Ma nel vostro caso l’antisemitismo o il piacere sessuale non c’entrano: qui c’è un uomo che diventa iperprotettivo perfino prima di diventare padre. Ma è bene che si abitui da subito a non proiettare se stesso sul figlio o la vita da genitore sarà più dura di qualunque intervento di circoncisione.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it