Come spiego a mia figlia di cinque anni che le battute di alcuni compagni di scuola sulle sue origini africane sono stupidi scherzi fatti da persone non molto intelligenti?–Bianca
Qui in Svizzera i miei figli non hanno quasi mai avuto problemi per il fatto di avere due papà, ma in quei rari casi se la sono cavata bene: quando Eva ha detto a mia figlia che non è possibile avere due padri, lei ha risposto: “Certo che è possibile: io ce li ho”. Eva, come gli altri due o tre bambini che hanno avuto da ridire sulla nostra famiglia, è russa, a dimostrazione che il clima di omofobia che si respira nel suo paese parte dal Cremlino, passa per i genitori e arriva fino alle scuole di Ginevra. Ricorda: non sono i bambini a essere poco intelligenti, ma i loro genitori.
Quando mia figlia mi ha raccontato di un’amica afroamericana esclusa da una compagna per via del colore della pelle, le ho fatto un’ora di predica e poi ho telefonato alla maestra. Il giorno in cui tutti i genitori faranno il loro dovere non sentiremo più frasi abominevoli del tipo: “I bambini sono spietati”.
Intanto spiega a tua figlia che i compagni che la prendono in giro hanno genitori che non sanno niente dell’Africa. Dille che lì sono nati i primi esseri umani, che ci sono le piramidi e i grattacieli, il deserto e le montagne con la neve, i leoni e le foche. Convincila che venire da un continente bellissimo la rende ancora più speciale, trasmettile l’orgoglio che provi per lei e presto, come me, sentirai tua figlia zittire i compagni con risposte che non ammettono repliche.
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