Perché ho l’impressione di essere un buon padre solo nel weekend?–Marco

C’è una strana dinamica in tutte le famiglie: i momenti che passiamo con le persone che amiamo sono quelli in cui siamo più stanchi e stressati. Succede con i nostri compagni/fidanzati/coniugi, a cui magari durante il giorno mandiamo messaggi romantici e che poi a casa salutiamo senza neanche alzare la testa dall’iPad. E succede con i figli.

La mattina per farli alzare, fargli fare colazione e vestirli è una corsa contro il tempo, e il pomeriggio, in quel turbine di cose da fare dall’uscita di scuola fino all’ora di andare a dormire, tutto sembra spingerci verso l’unico fine di metterli a letto presto. A parte l’oasi del weekend conserviamo il meglio delle nostre energie per il lavoro, e alla famiglia lasciamo gli avanzi stanchi della sera.

Il rapporto di coppia va coltivato e protetto dalla fatica della quotidianità, come una pianta che va annaffiata per evitare che appassisca, ma bisogna fare lo stesso sforzo con i figli: ritagliarsi del tempo di qualità durante la settimana va messo in cima alla lista delle cose da fare. Fare un gioco insieme, guardare un film tutti i venerdì sera accoccolati sul divano, leggere una favola prima di andare a dormire, cenare tutti insieme a tavola.

Il rapporto con i figli non è una pianta ma piuttosto un albero: difficilmente appassisce, ma messo nelle giuste condizioni diventerà ancora più forte e bello.

Questo articolo è stato pubblicato il 5 dicembre 2014 a pagina 14 di Internazionale, con il titolo “Gli avanzi stanchi della sera”. Compra questo numero | Abbonati

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