Crescere un figlio dopo gli attentati
La strage di Parigi ha gettato un’ombra sulla nostra gravidanza: come si fa a essere tranquilli quando un bambino nasce in un mondo così?–Yulia
Ci sono stati periodi storici in cui il mondo è diventato più brutto. E anche oggi ci sono aree geografiche dove il mondo è molto più brutto che in altre. Nessuna guerra, carestia, schiavitù o calamità naturale, però, ha mai fatto passare agli esseri umani la voglia di continuare a procreare, e questo perché l’antidoto contro la morte è continuare a vivere. La risposta più efficace al pessimismo è l’energia di una rinascita e di un nuovo inizio.
Fare un bambino è sempre un atto di ottimismo, perché se ti fermassi a pensare a cosa potrebbe andare storto resteresti immobilizzata dal terrore. Quindi non devi pensarci troppo. Mia figlia, dopo che l’insegnante ha parlato in classe degli attacchi a Parigi, mi ha detto: “È una cosa molto triste. E adesso voglio pensare a cose belle così mi sento meglio e mi passa la paura”.
Questo semplice consiglio lo giro a te: se hai qualcosa di bello a cui aggrapparti, il tuo bambino o bambina nascerà in un mondo non perfetto, certo, ma decisamente migliore di tanti altri mondi passati o semplicemente lontani e meno fortunati. Pensa a che fortuna avrà a nascere proprio ora e proprio qui, e con due genitori come voi: sì, perché la profonda tristezza per quello che sta succedendo vi spingerà a crescere una persona ancora migliore, probabilmente una di quelle che contribuiranno a rendere il mondo futuro un luogo più bello per tutti.