Nella mia famiglia i bambini facevano il bagno tutte le sere, ma la mia compagna pensa che nostro figlio di sette anni non si debba lavare più di due volte alla settimana. Come le spiego che un bambino che va a scuola e gioca all’aperto dev’essere più pulito?–Giampaolo
Le mie figlie sono nate durante il picco di successo di Fate la nanna, il best seller del pediatra spagnolo Eduard Estivill, che ha diffuso in tutto il mondo il metodo per insegnare ai bambini di pochi mesi a dormire tutta la notte. Oltre alla tecnica per acquisire “l’estinzione graduale del pianto”, che oggi ritengo profondamente discutibile, il suo metodo prevedeva anche l’introduzione di una routine fissa prima di andare a letto. E io, da padre di gemelle gravemente privato di sonno, ho iniziato a fare un bagnetto caldo alle bambine ogni sera prima di metterle a dormire. Un’abitudine che abbiamo mantenuto per alcuni anni, fino a quando un dermatologo mi ha spiegato che tutti i problemi di pelle che avevano derivavano proprio da quei bagnetti. Quando li ho ridotti la loro pelle è tornata come nuova.
Spesso i genitori lavano troppo i figli. Fin dalla nascita: l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di aspettare 24 ore prima di lavare un neonato, perché dopo il parto è ricoperto da una sostanza proteica che lo immunizza dai batteri più comuni nei primi giorni di vita. L’American academy of dermatology consiglia di lavare i bambini fino a undici anni non più di due volte alla settimana. E devono essere bagni o docce veloci, fatti con detergenti senza saponi. Invece dobbiamo aumentare il lavaggio delle mani, che va fatto bene e spesso. Con la pubertà cambia tutto, ma per ora l’atteggiamento della tua compagna è l’ideale.
Questo articolo è uscito sul numero 1336 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati
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