Quando comprate una valigia dovete considerare tre cose: la qualità, la facilità di trasporto e le norme per il bagaglio a mano. Perché i bagagli si dividono in due categorie: quelli a mano e quelli persi.

Una volta fissati questi tre punti, potete anche concentrarvi sulla forma, il peso e così via. È difficile trovare la valigia perfetta e spesso bisogna scendere a compromessi.

Quelle rigide, in fibra o metallo, sono pesanti e poco flessibili, quindi più difficili da sistemare negli scomparti. Quelle di pelle sono piacevoli al tatto e hanno un buon odore, ma quando si bagnano possono deformarsi e fare la muffa (e inoltre sono pesanti).

Scegliete un modello morbido, di nylon ultraresistente, e fate attenzione che le dimensioni totali non superino i 115 cm. La forma più semplice, rettangolare con gli angoli a 90 gradi, è anche la più capiente. Ricordate che ogni curva vi fa perdere centimetri preziosi: vi diranno che la valigia è più aerodinamica, ma non lo sarà mai abbastanza da farvi volare se state correndo per non perdere l’aereo.

Il vero problema delle valigie sono le cerniere, perché si rompono con facilità. Quindi, per prima cosa, ispezionate attentamente la zip. Ne esistono di due tipi: di metallo o a spirale. Le prime, che di solito si trovano sulle borse, hanno i denti in metallo applicati sul nastro.

Durano di più e resistono meglio alla sabbia e alla polvere. Quelle a spirale in genere si trovano sulle gonne perché si adattano meglio alla forma del corpo. Sono facili da montare, più flessibili e costano meno: per questo sono così comuni.

Le zip migliori sono quelle dell’azienda giapponese Yoshida Kogyo Kabushikikaisha, che le fabbrica dal 1934. Quando una marca decide di abbandonare le cerniere della Ykk per un modello personalizzato potete essere certi che vuole solo tagliare i costi.

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