Quando partiamo per un lungo viaggio spesso preferiamo lo zaino alla valigia, perché è più comodo da trasportare. Il trolley, infatti, è perfetto per il pavimento liscio degli aeroporti e degli alberghi, ma è scomodo sulle scale, nei mezzi pubblici e sulle strade sconnesse.
Lo zaino ideale deve avere una buona cintura lombare imbottita (il peso ricade sul bacino e non sulle spalle), un ampio compartimento principale e cinghie sia interne sia esterne: servono a bloccare gli oggetti trasportati e, se ben tirate, riducono il volume della borsa. È importante che le zip siano resistenti (per agganciare uno o più lucchetti) e che non ci siano tasche esterne (a meno che non vogliate incoraggiare qualcuno a infilarci le mani mentre siete su un autobus affollato).
Lo zaino, però, ha anche alcuni difetti: spesso si apre solo dall’alto, rendendo difficile preparare la valigia. Inoltre in alcuni posti i backpackers non sono ben visti. Più che un vero zaino, quindi, cercate qualcosa che gli somigli: una valigia compatta da viaggio, per esempio.
La mia preferita misura al massimo 56 x 36 x 23 cm, rientrando perfettamente nei 155 cm permessi per il trasporto di un bagaglio a mano. È in cordura (un materiale molto resistente), ha un’imbottitura di poliuretano e pesa un chilo e mezzo. Gli spallacci e la tracolla sono imbottiti e, volendo, scompaiono in una tasca che si chiude con una zip: così lo zaino ha l’aspetto di una valigia. Le zip, ovviamente, sono le migliori in circolazione: le YKK.
La borsa si chiama Mei Voyageur e costa circa cento euro. La Mei la produce dal 1978 e, anche se negli anni ha subìto alcune piccole modifiche, la linea è rimasta sostanzialmente la stessa. Se siete curiosi la trovate online (meivoyageur.com).
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