(Walker Evans, People and places in trouble*, Courtesy The Metropolitan museum of art, aprile 1960
).*

Il fotografo statunitense Walker Evans (1903-1975) è stato uno degli artisti più importanti del ventunesimo secolo. Ancora oggi le sue immagini hanno un grande valore documentaristico per la capacità di raccontare i volti e i luoghi del tempo. Dal reportage sulle rivolte cubane contro il dittatore Gerardo Machado nel 1933, al viaggio nella società rurale degli Stati Uniti diventato il simbolo della Grande depressione.

In strada, nella metropolitana di New York e nelle case, i soggetti fotografati da Evans erano per lo più persone comuni e i testi che scriveva per accompagnare le sue immagini raccontavano la dinamica fragile e complessa tra il soggetto, il fotografo e il pubblico.

Studiò in Pennsylvania, in Connecticut e in Massachusetts, prima di trasferirsi per un anno a Parigi, per poi tornare a New York dove cercò di diventare uno scrittore. Nel 1928 cominciò la sua attività come fotografo e nel 1930 pubblicò su piccole riviste letterarie d’avanguardia. Nel 1945 accettò la proposta del gruppo editoriale di Time di diventare giornalista e poi editor della rivista Fortune dove rimase fino al 1965, quando diventò professore di fotografia alla facoltà di graphic design della Yale university school of art.

(Walker Evans, * Photographic studies, Courtesy The Metropolitan Museum of Art, Architectural record, settembre 1930)*

(Walker Evans, * Labor anonymous, Courtesy The Metropolitan Museum of Art, Fortune, novembre 1946)*

A differenza di molti fotografi, Walker Evans non lavorava per i giornali solo come fotografo, ma seguiva tutto il processo che conduceva alla pubblicazione delle sue immagini. L’autore spesso sceglieva il tema, selezionava le foto e lavorava all’impaginazione e ai testi.

Non entrò mai a far parte di un’agenzia fotografica.

(Walker Evans, People and places in trouble*, Courtesy The Metropolitan Museum of Art, Fortune, aprile 1960
).*

(Walker Evans, Color accidents*, Courtesy The Metropolitan Museum of Art, Architectural forum, gennaio 1958).*

Fino all’11 novembre il museo di fotografia di Anversa ospita la mostra Le travail de magazine in cui sono esposte molte pubblicazioni di Evans realizzate tra il 1929 e il 1965, attraverso le quali si ripercorre la carriera non solo di un fotografo, ma di uno scrittore, editor e giornalista che ci teneva a proteggere la propria indipendenza e a raggiungere il pubblico lontano dai musei e dalle gallerie. (rs)

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