Jack White, Just one drink
Uno dei pezzi migliori di Lazaretto, il secondo album solista di Jack White, in uscita il 10 giugno. Jack White, per la cronaca, ha fondato White Stripes, Raconteurs e Dead Weather e ha fatto parecchie altre cose interessanti nella sua carriera, guidato dal suo talento tanto grande quanto inquieto. Lazaretto non è all’altezza del precedente Blunderbuss, ma avercene di dischi così.
Ryan Adams, Neutron dance
Dal 27 al 29 maggio a Rancho Palos Verdes, negli Stati Uniti, si è tenuta la Code conference, una conferenza sul mondo della tecnologia organizzata dal sito Recode. Tra gli ospiti c’era il cantautore Ryan Adams, che per conquistare i cuori dei nerd presenti in sala ha suonato questa versione strappalacrime di, canzone portata al successo dalle Pointer Sisters e apparsa nella colonna sonora di Beverly Hills cop. Due mondi paralleli che si incontrano, con risultati sorprendenti.
Caribou, Can’t do without you
Caribou, al secolo Daniel Victor Snaith, è uno dei musicisti preferiti di [Thom Yorke][1]. Che non a caso gli ha affidati diversi remix dei brani dei Radiohead e l’ha scelto come spalla per il tour di King of limbs. Can’t do without you è il singolo che anticipa Our love, il settimo disco di Caribou, in arrivo il 4 ottobre.
The Brian Jonestown Massacre, Days, weeks and moths
Dietro questo nome complicato, che per molti rappresenta una vera e propria istituzione del rock psichedelico contemporaneo, si nasconde il dispotico e genialoide Anton Newcombe. Un uomo cresciuto con il mito di Syd Barrett e dei Velvet Underground, che ha fatto propria la lezione dello shoegaze e della tradizione lisergica nata con i Grateful Dead. Days, weeks and moths è una delle canzoni dell’ultimo album del gruppo, Revelation, pubblicato il 19 maggio. Una bella cavalcata lisergica che ricorda i fasti di [Straight up and down][2].
Damon Albarn, This is a low
Il 5 giugno Damon Albarn è stato ospite del Tonight show di Jimmy Fallon. Oltre ad aver suonato Lonely press play, dal suo ultimo album solista Everyday robots, ha eseguito This is a low, toccante ballata dei Blur (la sua ex band). Erano i tempi di Parklife, in piena era Britpop. Risentita oggi, suscita una discreta malinconia.
Giovanni Ansaldo lavora a Internazionale. Si occupa di tecnologia, musica, social media. Su Twitter: @giovakarma
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