Il ritorno di Leonard Cohen e le altre canzoni del weekend
Leonard Cohen, You want it darker
Leonard Cohen ha compiuto da poco 82 anni. E musicalmente se li porta molto bene. A due anni di distanza da Popular problems, il cantautore canadese è pronto a tornare con You want it darker, che uscirà il 21 ottobre. L’omonimo singolo che anticipa il disco è uno spoken-word spirituale, che secondo l’autore esplora la complessità “della mente religiosa”. Il brano, arrangiato (come tutto il disco) dal figlio 44enne Adam, vede la partecipazione del tenore Gideon Zelermyer e del coro della sinagoga Congregation Shaar Hashomayim di Westmount, in Québec. La voce di Cohen recita parole in ebraico e, se possibile, sembra in grado di raggiungere tonalità ancora più basse del solito.
Preoccupations, Memory
I canadesi Preoccupations una volta si chiamavano Viet Cong. Poi hanno cambiato il nome del gruppo, a causa delle inevitabili polemiche nate dalla scelta di chiamarsi come il gruppo armato vietnamita. Nel nuovo album Preoccupations si respira aria di nuovo esordio. La musica della band ha mantenuto gli stessi riferimenti post-punk (Bauhaus e Joy Division su tutti), ma le atmosfere sono più dilatate e le melodie sono più pop. Rispetto al passato ci sono anche altre influenze, come gli Swans, e la voce di Matt Flegel fa sempre di più il verso a quella di Mark Lanegan. Per dirla in due parole, Preoccupations è meglio di Viet Cong. Volete un esempio? Memory, con quel basso martellante e alcuni passaggi quasi industrial, è la fotografia della maturazione della band.
The Weeknd, Starboy
The Weeknd sa bene come si scrive una canzone pop. E lo dimostra con costanza dal 2011, da quando ha pubblicato i suoi primi mixtape, che contenevano canzoni memorabili come Wicked games. Il suo nuovo disco, Starboy, uscirà il 25 novembre. Per il singolo di lancio si è scelto due collaboratori niente male: i Daft Punk. Il duo francese aggiunge un tocco robotico al pezzo, ma con molta discrezione, forse troppa.
Rival Consoles, Lone
Night melody, l’ultimo album di Rival Consoles (nome dietro il quale si nasconde il musicista britannico Ryan Lee West), fa largo uso di sintetizzatori analogici, compreso il mitico Prophet-5, uno dei primi sintetizzatori polifonici della storia, messo in commercio alla fine degli anni settanta. La forza di Night melody, oltre che nel suono, sta nelle melodie, spesso sognanti. Rival consoles, evidentemente, non ha bisogno delle parole per raccontare storie interessanti.
Motta, Roma stasera (live)
Francesco Motta è toscano, ma vive a Roma da diversi anni. Nel suo esordio solista La fine dei vent’anni, fresco vincitore della targa Tenco per la migliore opera prima, c’è una canzone dedicata alla capitale, una furiosa dichiarazione d’amore tinta di chitarre stoner. Motta è uno che ha fatto parecchia gavetta. Ha suonato con la sua band, i Criminal Jokers, ma anche con Nada e Il Pan Del Diavolo. L’impegno ha dato i suoi frutti, visto il modo in cui si mangia il palco. Il video è stato registrato lo scorso 9 luglio, in occasione del suo concerto romano a Villa Ada.