Le coincidenze non esistono, ma mentre Anna Politkovskaja veniva assassinata a Mosca, Vladimir Putin festeggiava il suo compleanno a San Pietroburgo. “Devi avere la notizia per prima, ma prima devi avere la notizia esatta”, dice il giornalista Joe Strombel nell’ultimo film di Woody Allen. E Anna Politkovskaja la notizia esatta la scriveva da anni: la guerra in Cecenia è una vergogna, di cui Putin è responsabile con il colpevole silenzio dell’Europa e degli Stati Uniti. Una lettrice chiede cosa si può fare per evitare che tra due giorni questo omicidio venga dimenticato. Il nostro ministro degli esteri saprà stupirci? Ora basta, potrebbe dire a Putin, il limite è stato superato. Nell’articolo che pubblichiamo a pagina 20, Anna Politkovskaja parla del suo cane, un bloodhound di nome Van Gogh. È così che l’hanno voluta ricordare i suoi colleghi della Novaja Gazeta. Basta leggere l’articolo per capire perché.

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