“Macelleria messicana”. È l’espressione scelta da Michelangelo Fournier, che all’epoca del G8 di Genova era vicequestore aggiunto del primo reparto mobile di Roma, per descrivere quello che vide nella Diaz. Ma perché proprio “messicana” e non “giapponese”, “svizzera” oppure semplicemente “italiana”? Forse in Messico le macellerie sono famose perché i clienti vengono presi a bastonate? In rete circola l’ipotesi che sia una citazione di Ferruccio Parri. Commentando cos’era successo a piazzale Loreto con il corpo di Mussolini, il capo partigiano parlò di “inutile e vergognosa macelleria messicana”. Però quello che forse Fournier non sapeva è che Parri a sua volta si riferiva alla battaglia di Alamo del 1836 tra milizia messicana e coloni statunitensi, finita in un bagno di sangue per i coloni. Per caricare i suoi soldati, il comandante messicano faceva suonare un allegro motivetto dal titolo Degüello. Che in spagnolo vuol dire: sgozzamento.
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