I norvegesi hanno addirittura coniato un’espressione per definirle: le chiamano le notizie del cetriolo. Sono quelle storielle sul ritrovamento di ortaggi giganti in qualche angolo sperduto del paese che d’estate, quando le notizie più serie sembrano scarseggiare, sono buone per riempire i giornali. Ma le notizie importanti non vanno mai in vacanza, scrive l’Economist. La storia recente è piena di estati movimentate. Quest’anno sarà ricordato per la crisi del mercato immobiliare statunitense e per gli incendi che hanno devastato la Grecia. L’anno scorso c’era stata la guerra in Libano, l’anno prima l’uragano Katrina. E l’estate sembra anche un buon momento per invadere i vicini: basta pensare all’invasione irachena del Kuwait nel 1990 o ai carri armati russi in Cecoslovacchia nel 1968. È una regola che vale tutto l’anno: “Le notizie esplodono quando sono pronte”. E comunque se ne infischiano del calendario delle ferie delle redazioni.
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