“La fede religiosa è inestirpabile, perché siamo creature ancora in evoluzione. Non si estinguerà mai, o almeno non si estinguerà finché non vinceremo la paura della morte, del buio, dell’ignoranza e degli altri. Per questo motivo, non la proibirei anche se ne avessi la possibilità. Molto generoso da parte mia, potreste pensare. Ma il religioso mi garantirebbe la stessa indulgenza? Lo chiedo perché c’è una differenza tra me e i miei amici religiosi, e gli amici schietti e seri sono sufficientemente onesti da ammetterla. Sarei davvero felice di andare al bar mitzvah dei loro figli, di ammirare le loro cattedrali gotiche, di rispettare la loro ‘credenza’ che il Corano sia stato dettato, ma esclusivamente in arabo, a un profeta illetterato. (…) E se capita continuerò a farlo senza insistere sulla cortese condizione reciproca, e cioè che essi a loro volta mi lascino in pace. Ma questo, in definitiva, la religione è incapace di farlo”. Christopher Hitchens, Dio non è grande, Einaudi 2007.
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