Perfino il settimanale Business Week li ha definiti “esagerati”. Gli stipendi dei top manager americani sono sempre più alti. In media, l’amministratore delegato di una delle grandi aziende statunitensi guadagna in 3 ore quello che un lavoratore con il salario minimo guadagna in un anno. E il manager di uno dei primi cinquanta fondi d’investimento ha uno stipendio 19.000 (diciannovemila) volte superiore a quello di un lavoratore medio. In questi tempi di crisi economica e licenziamenti, la diseguaglianza è ormai talmente scandalosa che la direttrice del settimanale liberal The Nation, Katrina vanden Heuvel, ha chiesto a Barack Obama di mettere il riequilibrio dei salari in cima alla sua agenda economica. Ma il fenomeno non è solo americano. Anche in Europa la forbice continua ad allargarsi. E tra i manager del vecchio continente, quelli italiani sono in testa alla classifica. Almeno su questo, non siamo secondi a nessuno.

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