I giornalisti non hanno mai avuto tanti lettori come oggi. Grazie a internet i loro articoli raggiungono un numero enorme di persone, soprattutto giovani. Il New York Times vende meno di un milione di copie su carta, ma online ha oltre 20 milioni di visitatori unici al mese. I giornali sono in crisi, non l’informazione. Oggi si scrivono e si leggono più notizie di quanto sia mai successo nella storia dell’umanità. Siamo in grado di informarci più rapidamente e più approfonditamente di trenta, venti o anche solo dieci anni fa. Cercare, raccogliere e distribuire notizie non è mai stato così facile e a buon mercato. Insomma, si è esaurito un modello industriale ed economico, non il mestiere di giornalista né il bisogno di essere informati. Naturalmente bisognerà trovare delle alternative a quel modello. Ma non è la fine del mondo. C’era un tempo in cui per comunicare con gli altri facevamo dei disegni nelle grotte. Qualcuno ne sente la mancanza?

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