Perbene, affidabile, serio, autorevole, onesto, uno stile impeccabile. Sulla stampa sono tutti pazzi per Mario Monti. Ma se tanto affetto preventivo appare giustificato a destra, è sorprendente che lo sia anche a sinistra. Tra i nuovi ministri ci sono ammiragli e banchieri, prefetti e ambasciatori, professori cattolici e rappresentanti della buona borghesia milanese. Eppure il 63,6 per cento degli italiani dice che il nuovo governo “non può essere definito dal punto di vista politico”, secondo il 10,8 è di centro e per il 10,6 è addirittura di sinistra. In un’altra epoca, o in un altro paese, questo sarebbe unanimemente considerato un esecutivo di centrodestra, schierato dalla parte delle banche, della chiesa, delle grandi industrie. Invece nell’Italia di oggi viene salutato come una rivoluzione. Forse questo è l’ultimo capolavoro di Berlusconi: far sembrare di sinistra un governo che in realtà non lo è.

Internazionale, numero 925, 25 novembre 2011

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