La questione del copyright potrebbe essere riassunta in una frase: il lavoro intellettuale – come del resto ogni tipo di lavoro – va retribuito, se possibile in modo decente, e per farlo è necessario tutelare il diritto d’autore. Ma quasi sempre la materia è più complicata.
- Il 4 settembre il pianista James Rhodes ha messo su Facebook un breve video in cui suona un brano di Bach. Facebook ha rimosso il sonoro dal video perché la casa discografica Sony Music sosteneva di avere i diritti sul brano scritto dal compositore tedesco, morto 268 anni fa.
- Se la direttiva sul copyright discussa dal parlamento europeo diventerà legge, potrebbe non essere più consentito scattare e condividere immagini di edifici, monumenti e opere che si trovano in luoghi pubblici.
- Ci sono riviste scientifiche, su cui escono ricerche finanziate da università e istituzioni pubbliche, che fanno pagare alle biblioteche delle stesse università cifre astronomiche per gli abbonamenti. George Monbiot sul Guardian la definisce una rapina in piena regola. La scorsa settimana un consorzio europeo, che include le principali istituzioni di ricerca nazionali britanniche, francesi, olandesi e italiane, ha deciso che a partire dal 2020 gli articoli scientifici sui risultati delle ricerche finanziate con i fondi pubblici dovranno essere accessibili a tutti, senza restrizioni.
- Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le proiezioni “pirata” di Sulla mia pelle, il film di Alessio Cremonini che ricostruisce la storia di Stefano Cucchi. Migliaia di ragazzi e ragazze hanno visto il film nel corso di iniziative spontanee e autorganizzate a Verona, Bergamo, Roma, Milano, Brescia, Parma, Bologna. Alcuni torneranno a vedere il film in sala o su Netflix. Intervistato dal Manifesto, uno di loro spiega: “Lo rivedrò al cinema per non perdermi nessun dettaglio, ma anche perché è giusto pagare per un lavoro e una produzione cinematografica che hanno mostrato tanto coraggio”.
Questo articolo è uscito il 21 settembre 2018 nel numero 1274 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it