Olga Tokarczuk, Guida il tuo carro sulle ossa dei morti
Nottetempo, 352 pagine, 16,50 euro
È un regalo per gli amanti degli animali, il romanzo della cinquantenne Olga Tokarczuk, il cui nome si aggiunge ai pochi della letteratura polacca noti in Italia (Stasiuk, più drammatico, Huelle, più solare e “politico”).
A raccontare una storia davvero insolita è la vecchia custode di un gruppo di case abitate solo d’estate in una valletta montana ai confini con la Cechia. Janina fu in gioventù ingegnere, ha una passione per l’astrologia e ha compassione per gli animali quanto per gli uomini, anche se, aggiunge, “nessuno spara a degli uomini indifesi” ed è convinta che “se gli uomini si comportano bestialmente con gli Animali, allora non servono a niente né la democrazia né altro”.
I misteriosi omicidi che avvengono nella valle (intorno, spesso, ci sono orme di cerve), lei li attribuisce alla vendetta degli animali sugli umani più spietati nei loro confronti. Però… È meglio non svelare la soluzione di questo “giallo” di pochi personaggi esemplari su sfondo nevoso, il più simpatico un antico studente della vecchia che traduce per passione le poesie di William Blake. Avremmo preferito fosse più asciutto e con un titolo meno truce, ma lo si legge d’un fiato, commentato da semplici illustrazioni nero su bianco di “Jaromir 99” degli animali che ne formano il coro.
Internazionale, numero 946, 26 aprile 2012
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