A Mitt Romney la vicenda Bain è talmente sfuggita di mano che sta pensando di nominare il suo vice pur di cambiare argomento. Tutto a un tratto il suo staff ha cominciato a far circolare la notizia che Romney è pronto a rivelare il nome del suo candidato alla vicepresidenza. “È giunto a una decisione, almeno così pensano i suoi amici, e potrebbe renderla nota già questa settimana”, ha scritto in prima pagina il New York Times.
È difficile immaginare cos’altro potrebbe distrarre i mezzi d’informazione in questo momento. Le richieste di scuse degli uomini di Romney al presidente Obama per gli attacchi “sopra le righe” hanno ottenuto l’unico risultato di scatenare nuovi attacchi e di attirare ancora di più l’attenzione. Il 16 luglio lo staff di Obama ha emesso un comunicato rivolgendo otto domande a Romney (la quarta: “Cosa ha fatto per guadagnare i centomila dollari di stipendio che la Bain le ha corrisposto nel 2000 e nel 2001?”).
La presidente del comitato nazionale democratico ha consigliato ai collaboratori di Romney di “mettersi i pantaloni lunghi” e comportarsi da adulti. Il sindaco di Chicago Rahm Emanuel, ex capo dello staff di Obama, ha aggiunto: “smettetela di piagnucolare”. E la campagna di Obama si è accanita su Romney con uno spot in cui il candidato repubblicano canta
America the beautiful mentre sullo schermo scorrono le cifre del suo conto in Svizzera.
Obama e i suoi gongolano all’idea di costringere Romney a giocarsi il jolly dell’annuncio del vicepresidente prima del previsto.
Traduzione di Fabrizio Saulini
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