Per la prima volta da quando Mitt Romney ha spiazzato buona parte del mondo politico scegliendo come candidato vice il beniamino del Tea party Paul Ryan, negli Stati Uniti non si discute se le sue proposte di privatizzazione del sistema sanitario siano troppo radicali o se Ryan porti i vestiti troppo larghi o se aiuti o danneggi Romney.
Queste spinose questioni sembrano improvvisamente superate da quando l’intero Partito repubblicano è impegnato a convincere un altro conservatore del Tea party, il deputato Todd Akin, a ritirarsi dalla corsa al seggio senatoriale del Missouri. Akin ha dichiarato a un giornalista che il corpo femminile può fare in modo di evitare la gravidanza nei casi di “vero e proprio stupro”. In una tornata elettorale in cui le donne sono un fattore chiave, un commento del genere rischia di danneggiare tutti i candidati del partito, e specialmente altri esponenti del Tea party come Ryan.
Perciò Romney ha cercato di prendere le distanze, definendo pubblicamente le parole di Akin “insultanti, ingiustificabili e, francamente, sbagliate”.
Anche altri leader del partito, preoccupati di perdere non solo il Missouri ma le presidenziali, stanno facendo di tutto per convincere Akin a farsi da parte. Per ora il deputato sembra determinato a resistere: “Non sono il tipo che molla”, ha detto a Mike Huckabee, ex governatore dell’Arkansas, ex candidato alla presidenza e conduttore radiofonico. Ma i repubblicani sperano proprio che molli per poter riabilitare la figura di Ryan.
Traduzione di Fabrizio Saulini
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