“Un ragazzino malinconico, fortemente miope, debole di petto, troppo alto e con un naso elefantino aveva imparato l’unica cosa che la sorella Ann gli poteva insegnare: l’acquerello. E dato che era povero in canna e si doveva guadagnare da vivere, a 15 anni cominciò a vendere disegni”. La storia di Edward Lear, raccontata sul blog della casa editrice Topipittori. (mre)
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