Qualche tempo fa mi sono imbattuta in un video di un artigiano statunitense che mostrava alcune affascinanti tecniche di pittura calligrafica.
La tradizione di disegnare e decorare a mano superfici, manifesti, vetrine e muri delle città a scopo promozionale è diffusa in tutto il mondo. Ma è un’arte nascosta, invisibile, ancor più da quando è stata sostituita dalla produzione industriale in serie, molto più economica e veloce. Il risultato è l’omologazione dei prodotti e la perdita di qualità e di autenticità.
Faythe Levine e Sam Macon, due cineasti statunitensi appassionati di arti manuali, hanno girato il documentario Sign painters, seguendo il lavoro di un gruppo di artigiani che portano avanti con orgoglio la tradizione dei disegnatori di insegne negli Stati Uniti.
Purtroppo il documentario non è disponibile online e non si può acquistare, ma la bella notizia è che verrà proiettato martedì 11 marzo in anteprima italiana al Kinodromo di Bologna, grazie a Sfera cubica, Muschi&licheni e Housatonic Design Network, che qualcuno avrà già avuto modo di conoscere a Ferrara durante il festival di Internazionale nel 2013.
Prima della proiezione ci sarà la presentazione del libro Take your pleasure seriously del calligrafo italiano Luca Barcellona. (mru)
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