Il 2006 sarà ricordato per diverse ragioni. Probabilmente la più rilevante è la scoperta di un nuovo standard di rasatura. Proprio quando eravamo convinti che nessuno sarebbe stato capace di inserire più di quattro lamette in una sola testina (come nel Quattro della Wilkinson), ecco che la concorrente Gillette crea un rasoio rivoluzionario a cinque lame: Fusion.

A quante lame arriveranno di questo passo? Se lo sono chiesti anche quelli dell’Economist e, usando una curva paretiana (vedi la tabella qui accanto), hanno concluso che “il rasoio a 14 lame dovrebbe arrivare sul mercato nel 2100”. Questo strumento renderà la pelle degli uomini più liscia dell’alabastro, ma al tempo stesso farà crescere a dismisura la quantità di plastica e acciaio inossidabile spedita in discarica.

Le lamette possono anche sembrare un’inezia rispetto ad altri oggetti che finiscono nella spazzatura, ma il problema è che ne consumiamo quantità spaventose. Ipotizzando che ogni testina usa e getta serva a 10-15 rasature, si scopre che negli Stati Uniti se ne consumano ogni anno circa due miliardi.

E non crediate che siano di materiale riciclabile: la Wilkinson dice che la storia delle lame ricavate da rottami di navi in disarmo è una leggenda metropolitana. Perché continuiamo a buttare così tanti rasoi? La veloce evoluzione del settore è in parte responsabile delle nostre abitudini. Per esempio il nuovo Gillette Fusion, oltre alle cinque lame, ha delle strisce lubrificanti su entrambi i lati, e una sesta lama sul retro per rifinire le basette e i peli sotto il naso. Il modello elettrico contiene perfino un microchip per regolare il voltaggio e l’azione delle lame.

Ma il fattore determinante è la strategia di marketing dei produttori, che è simile a quella delle stampanti per computer: il produttore svende la stampante e poi fa affari d’oro costringendo gli utenti a comprare le costose ricariche d’inchiostro adatte a quel modello.

Lo stesso metodo si usa con i rasoi: ogni modello ha le sue testine particolari. Ogni testina costa fino a 1,5 euro, e così il fatturato mondiale nel settore è di dieci miliardi di dollari all’anno, almeno stando ai dati forniti dalla Gillette (acquistata nel 2005 dalla Procter & Gamble per la cifra record di 57 miliardi di dollari).

Tra l’altro le confezioni delle ricariche per rasoi, dato il loro rapporto prezzo/dimensioni, sono uno degli articoli più rubati nei supermercati. Anche per questo vengono usate per sperimentare i tanto discussi chip d’identificazione a radio frequenza (Rfid), le famigerate etichette per controllare i prodotti a distanza. Visto che non tutti vogliono andare in giro con una barba da sessantottino irriducibile, che alternative ci sono? I rasoi elettrici non sono un’opzione soddisfacente. Anche se consumano meno elettricità di gran parte degli altri elettrodomestici (15 watt), hanno bisogno comunque di lame di ricambio – da produrre, impacchettare e trasportare – che vanno ugualmente a finire in discarica.

Le signore possono usare le cerette depilanti, ma finché non inventeranno qualcosa di simile anche per gli uomini – questa sì che sarebbe una vera rivoluzione – l’alternativa migliore è il vecchio rasoio a mano libera, meglio noto come “rasoio da barbiere”. Oggi non lo usa quasi più nessuno, ma c’è ancora un piccolo zoccolo duro di amatori – senza dubbio tutti fan di Clint Eastwood – abbastanza audaci e sicuri di sé da raschiarsi il volto con una lama affilata in resistente acciaio inox.

Per avere consigli sui rasoi da barbiere visitate groups.yahoo.com/group/straightrazors oppure il sito www.en.nassrasur.com/razorcentral. Scoprirete, tra l’altro, dei dibattiti interessanti: quello degli animalisti in cerca di un’alternativa alla coramella, la striscia di cuoio usata per affilare la lama, e quello su quanto sia eticamente scorretto usare pennelli con peli di tasso.

Per finire, ecco alcuni consigli per chi vuole allungare la vita del suo rasoio. Lo so, i produttori ce la mettono tutta per impedire di pulire le lame, ma per togliere la peluria residua della testina basta usare un vecchio spazzolino da denti. Anche asciugare bene il rasoio dopo l’uso servirà a farlo durare più a lungo.

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