*Cara Milana, non credi che i tabloid siano solo il riflesso della nostra società, sempre più voyeuristica e maliziosa? *
Anch’io sono spaventata da queste cose. Ogni volta che il mondo mi appare com’è e non come un posto piacevole, semplice e mansueto dove le persone leggono libri e parlano d’arte, provo qualcosa di simile all’orrore. Il mondo è un luogo spaventoso, penso, dove la gente racconta cose ripugnanti e frivole sui suoi vicini. Ma la verità sta nel mezzo. Al mondo esistono entrambe le cose.
La questione è da che parte stai tu. In quella più bella, secondo me. Non mi piace parlare male delle persone. Sotto questo aspetto sono molto saggia. I miei difetti stanno da un’altra parte: nella vita di tutti i giorni, dove urto le porte, perdo le cose e sono spesso scontrosa e impaziente. Credo di essere il misantropo della commedia di Moliére. In ogni caso, le mie ricerche hanno dimostrato che il mondo è il migliore e peggiore luogo dove avremmo potuto trovarci. E che dobbiamo accettarlo così com’è.
Per anni ho scritto “Cara Milana”, e mi fa piacere se con i miei ridicoli consigli sono riuscita ad aiutarvi in qualche modo o se sono riuscita a farvi vedere le cose da un’altra prospettiva. Le lettere che mi avete scritto mi hanno convinta che a questo mondo si possono sempre trovare dei piacevoli interlocutori capaci di far sciogliere la mia misantropia come neve al sole. Vi ringrazio molto di questo. Vostra, Milana.
Traduzione di Ivana Telebak.
Internazionale, numero 912, 26 agosto 2011
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