Le confessioni dei potenti
Le confessioni
Di Roberto Andò. Con Toni Servillo, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Moritz Bleibtreu.
Italia/Francia, 2016, 100’
Un monaco cattolico viene invitato a un importante vertice di ministri economici. È un incontro che appare subito surreale e metafisico. Il monaco riceve la confessione del capo del fondo monetario internazionale, che subito dopo si suicida. Da qui parte un misterioso racconto di fantapolitica e fantaeconomia, in cui decisioni cruciali per il futuro economico del mondo sono paralizzate dall’ostinato silenzio del monaco. Il tutto si svolge in un’atmosfera rarefatta e improbabile, con un ritmo lento ma sempre armonioso ed elegante. I dialoghi, inframezzati da lunghi silenzi, sembrano più riflessioni filosofiche che conversazioni tra personaggi.
Un sottofondo di demenzialità, un certo senso di panico che serpeggia tra i “potenti della terra” e la formalità volutamente assurda con cui si muovono i numerosi personaggi ricordano alcuni film di Luis Buñuel e Federico Fellini. Il messaggio finale delle Confessioni sembra essere che nelle grandi decisioni economiche globali si deve pensare al bene del mondo intero più che alla pura logica della crescita e del profitto. Il film ha eccellenti attori ed è girato bene. Forse, in alcuni punti, è leggermente pretenzioso.
Questo articolo è stato pubblicato il 6 maggio 2016 a pagina 106 di Internazionale, nella rubrica Italieni. Compra questo numero | Abbonati