…continua dalla prima puntata. Si poteva pensare che dopo gli attacchi a volto scoperto di un parlamentare del Movimento 5 stelle che accusava le sue colleghe del Partito democratico di aver avuto il loro mandato solo grazie all’abilità nel dispensare un certo tipo di piacere sessuale (in altre parole facendo sesso orale), la situazione si sarebbe calmata. Dopo due giorni di insulti e di pugni in faccia, il fondo sembrava raggiunto - o addirittura superato - a tal punto che Beppe Grillo, arrivato a Roma venerdì, aveva deciso (ma una rondine non fa primavera) di calmare i suoi “guerrieri” gettando un po’ di acqua sul fuoco: “Offrite fiori alle persone offese. Accarezzate i partiti, tanto sono morti”.
Ma l’ex comico genovese porta parallelamente avanti due discorsi molto diversi. Quando gli fa comodo, per i mezzi d’informazione, indossa i panni del pacificatore, ma come animatore del suo blog non si tira indietro davanti alla provocazione, soprattutto quando è di cattivo gusto. Il 31 gennaio ha lanciato un video sessista sulla sua pagina Facebook con milioni di “amici”, e poi lo ha postato sul proprio sito, provocando un vespaio. Giudicate voi: “Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?”, si chiedeva un simpatizzante del Movimento in un video in cui la presidente della camera - ex portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati - già offesa per aver messo fine a un dibattito che stava a cuore dei grillini, appariva in una ridicola sagoma di cartone.
Volete provare a indovinare le reazioni? Probabilmente l’immaginazione non sarebbe all’altezza della realtà. Così vi voglio aiutare: “La porti in un campo rom e la fai trombare con il capo villaggio”, propone Guido Candela. “E se gode?”, si chiede Antonio Truffa. La risposta di Giampietro Fracassi non si fa attendere: “Me la trombo io”. Ah, la meravigliosa libertà di internet!
Ci sono voluti centinaia di commenti sessisti e razzisti di questo genere per mettere fine a questa triste farsa: “Prendiamo le distanze dalle offese sessiste dal post di Grillo. I messaggi sono stati scritti nella notte quando non era possibile operare alcun controllo: i messaggi sono stati cancellati”, ha indicato lo staff comunicazione del movimento, troppe ore dopo la diffusione del messaggio. Quanto alle scuse, le aspettiamo ancora.
Si potrà sempre affermare - e qualcuno certamente lo farà - che alcune centinaia di commenti idioti non riflettono il pensiero di migliaia di lettori del blog (uno dei più letti al mondo), di decine di migliaia di militanti del Movimento, di diversi milioni di persone che hanno votato per l’M5s nel febbraio del 2013 con speranza ed entusiasmo. Ma se Grillo e il suo mentore, Gianroberto Casaleggio, non controllano neppure il sito che dovrebbero gestire, si immagina con un po’ di paura che cosa succederebbe se l’Italia - che sognano riformare e che ne avrebbe così bisogno - fosse affidata loro.
(Traduzione di Andrea De Ritis)
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