È stato un altro fine settimana da dimenticare per Silvio Berlusconi, anche se si tratta di uno degli ultimi che trascorre ai domiciliari nella sua villa di San Martino d’Arcore. Un fine settimana passato a domandarsi da dove arriverà il prossimo colpo. Chi sarà il prossimo a tradirlo? Così finiscono gli imperi, minati al loro interno dalla paranoia, dai voltafaccia e dal declino.

Sabato 21 febbraio, a Roma, l’eurodeputato Raffaele Fitto ha lanciato la sua corrente all’interno di Forza Italia davanti a 1.500 simpatizzanti. Sotto il nome di “ricostruttori”, una quarantina di parlamentari vogliono rilanciare la destra italiana indirizzandola verso un’opposizione senza quartiere a Matteo Renzi. Rimproverano apertamente a Berlusconi di aver condotto il partito alla rovina stringendo un accordo con il presidente del consiglio. È la prima volta che una vera e propria opposizione nasce all’interno del partito, che finora era stato guidato come un’azienda.

All’ex uomo forte della destra sarebbe piaciuto cacciarli, cosa che non è più in grado di fare, o perlomeno che se ne andassero da soli. Ma Fitto non gli ha fatto questo piacere: “Stavamo, stiamo e staremo all’interno di Forza Italia”, ha proclamato dal palco. Fitto, 45 anni, mira a raggiungere il duo di quarantenni (Matteo Salvini e Matteo Renzi) che svettano in cima ai sondaggi e sa qual è il prezzo da pagare per chi sbatte la porta in faccia all’ex cavaliere. Gianfranco Fini, ex delfino di Berlusconi, ci aveva provato nel 2011: da allora è scomparso dalla vita politica.

Sul fronte della giustizia, per Berlusconi le notizie sono pessime. La settimana scorsa la guardia di finanza ha compiuto una perquisizione a casa delle protagoniste del “bunga bunga”. Sono stati sequestrati telefoni cellulari, computer e denaro contante. I magistrati sono ormai vicini a provare che Berlusconi ha continuato a stipendiare queste squillo fino a pochissimo tempo fa.

Perché? Per dare loro un aiuto, come ha sostenuto Berlusconi, spiegando che “le loro vite erano ormai distrutte”? Perché lo facevano cantare? Per comprare il loro silenzio, visto che sono incriminate per “falsa testimonianza” al processo Ruby? Condannato a sette anni di prigione in prima istanza, l’ex presidente del consiglio è stato prosciolto in appello. Ma le nuove scoperte dei magistrati potrebbero influenzare sfavorevolmente i giudici della Corte di cassazione che a marzo emetteranno la sentenza definitiva.

Come spiegare che Karima El Mahroug, detta Ruby, ufficialmente “artista di varietà”, abbia potuto spendere settemila euro per il compleanno della figlia di tre anni e 50mila euro per una vacanza alle Maldive? Ugualmente sospetta è la presenza di 45mila euro nella cassaforte di un’altra giovane donna, Francesca Cipriani, per non parlare dell’alloggio di Alessandra Sorcinelli e Barbara Guerra, ospitate gratuitamente in due residenze di lusso messe a disposizione da un amico di Silvio Berlusconi.

Infine si è scoperto che Nicole Minetti, ex consigliera regionale della Lombardia, considerata la maîtresse delle serate “bunga bunga”, ha ricevuto 500mila euro da Berlusconi, il quale le faceva avere 15mila euro al mese tramite il suo contabile personale.

Ma si annuncia un terremoto. Il suo nome è Marysthell Polanco. Questa giovane donna, che ora vive in Svizzera, ha scritto al tribunale di Milano per comunicare che era ormai pronta a “collaborare” con la giustizia. Polanco, la cui specialità era quella di presentarsi in mutande e reggicalze sotto una toga rossa da magistrato durante le serate di Arcore, non sarebbe la sola ad avere delle cose da dire.

(Traduzione di Federico Ferrone)

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