A maggio fa finalmente abbastanza caldo per trapiantare in terra, all’aria aperta, le piantine che abbiamo già seminato, magari sul davanzale, oppure che stiamo per comprare.
Prima di trapiantarle, consiglio di bagnare generosamente i vasi o gli alveoli: in questo modo si facilita la fuoriuscita del pane di terra senza spezzare le radici. Certe piantine seminate negli alveoli, poi, usciranno meglio infilando una matita nel buco sottostante e spingendole fuori.
Cosa possiamo coltivare sul terrazzo?
Tra i pomodori, suggerisco i ciliegini, ornamentali e adatti a risolvere imprevisti: un aperitivo, una pizza alla mozzarella di bufala, un’insalata da insaporire. Consiglio non la lattuga in cespi, ma una misticanza e, naturalmente, la rucola.
E poi tanto basilico, magari piantato anche al piede delle rose o dei limoni. Perché il basilico è buono se è freschissimo, mentre quando viene conservato in frigo finisce per ricordare quella che mio padre chiamava “l’insalata cadaverina”.
Anche il prezzemolo si merita un vaso tutto suo, come pure l’estragone. Mi raccomando: non quello russo a steli eretti, ma la varietà francese prostrata, l’unica dal giusto aroma, più difficile da reperire perché non viene riprodotta da seme ma da talea. D’inverno scompare, ma non si deve commettere l’errore di crederla morta e buttarla via: è una perenne e rispunterà ai primi caldi, a patto di tenere il vaso sgombro da altre erbe.
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